La disperazione può portare a scelte impensabili e atroci, come quella assunta dalla donna che, ad Aprilia, ha deciso di lasciare in ospedale il figlio di 6 mesi. Il passeggino è stato notato da alcuni dipendenti della struttura sanitaria, che hanno chiamato i carabinieri. Il bimbo è stato preso in carico dai medici e visitato ma le sue condizioni di salute sono state giudicate buone. Non è stato, infatti, necessario tenere il piccolo sotto osservazione nell’ospedale della città in provincia di Latina: il bambino è già stato collocato in una casa famiglia e verrà probabilmente dichiarato adottabile nelle prossime settimane, a meno di un ripensamento da parte della donna.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno ripreso tutte le fasi. Mascherina sul volto e foulard in testa, la donna ha dato un’ultima carezza a quel bambino prima di allontanarsi. Sono stati registrati anche alcuni momenti di esitazione da parte della donna, che prima di voltare le spalle al piccolo si è seduta qualche istante nei sedili di una parte di ambiente senza nessuno. “Vado in bagno“, avrebbe detto ad alcuni presenti in quel momento nel pronto soccorso di Aprilia.
Ma dopo aver varcato la porta, non è più tornata indietro. Il piccolo è stato lasciato nel passeggino, ben vestito e coperto, con qualche panno di ricambio e del latte. I medici hanno riscontrato solamente qualche irritazione nel bimbo, niente di strano per un neonato di appena sei mesi, comunque curabile con qualche pomata. Oltre al video di sorveglianza che è stato diffuso tramite i media, le forze dell’ordine starebbero analizzando anche le altre immagini riprese da telecamere dislocate in punti diversi dell’ospedale, che potrebbero aver fornito altre immagini della donna, magari più chiare, che possano permettere l’identificazione agli inquirenti.
Nelle prossime ore saranno chiamate a testimoniare tutte le persone che si trovavano in pronto soccorso o che dovessero aver visto la donna, cogliendone qualche particolare. Le indagini sono in mano ai carabinieri di Aprilia, guidati dal colonnello Paolo Guida, che hanno immediatamente dato comunicazione al tribunale dei minori, che ha preso in carico il piccolo. Averlo lasciato in un posto sicuro, al caldo e in ottime mani, come sono quelle dei medici, è un fortissimo atto d’amore da parte di questa donna, che pur lasciare il piccolo in sicurezza ha corso il rischio di farsi riconoscere. Nessuno può conoscere l’abisso che si cela nel cuore di questa donna.