Dopo i passi falsi delle due rivali principali per lo scudetto, l’occasione per l’Inter era di quelle da non lasciarsi sfuggire e l’undici di Simone Inzaghi approfitta della trasferta a Firenze per tornare a casa con tre punti d’oro. Viste le molte assenze non è stata la solita Inter schiacciasassi ma il gol del solito Lautaro Martinez è comunque bastato per avere la meglio di una Fiorentina volenterosa ma troppo imprecisa davanti alla porta. Massimo risultato col minimo sforzo, grazie anche all’ennesimo rigore sbagliato, con il solitamente glaciale Nico Gonzalez che mette una roba inguardabile tra i guantoni di Sommer. I nerazzurri tornano in testa alla classifica con una partita in meno proprio prima del Derby d’Italia mentre la Viola deve mangiarsi le mani per l’occasione sprecata e guardare con invidia il quarto posto dell’Atalanta.
Le scelte dei tecnici
L’Inter approda al Franchi con due assenze pesantissime al centrocampo: viste le squalifiche di Barella e Calhanoglu, Inzaghi è costretto a schierare Frattesi ed Asllani, una coppia che è partita dal primo minuto solo due volte tra Champions e Coppa Italia. Se in difesa torna Bastoni dopo qualche partita, Inzaghi concede un turno di riposo allo stakanovista Dimarco, affidandosi all’ex Monza Carlos Augusto. Zero cambi, invece, in avanti, dove ci sarà la inossidabile ThuLa.
Per rifarsi dal pesante tonfo in Supercoppa, Italiano cambia diverse cose rispetto a quanto visto a Riyadh. A destra Faraoni è preferito a Kayode, turno di riposo per Milenkovic in difesa, dove troverà posto quindi Ranieri. La squalifica di Biraghi apre le porte al rientro di Parisi mentre il recuperato Nico Gonzales non è ancora al massimo e partirà quindi dalla panchina. Se tutto lasciava intuire una coppia di avanti Beltran-Sottil, il tecnico viola cambia all’ultimo, dando fiducia a Nzola dal primo minuto.
La apre il solito Lautaro
Il posticipo della domenica pesa tantissimo per entrambe le squadre: se l’Inter spera di approfittare dello stop casalingo della Juventus per riprendersi la vetta della classifica con una partita in meno, la Fiorentina vuole rispondere all’allungo dell’Atalanta e riconquistare il quarto posto. L’inizio dell’undici di Italiano rischia di rovinare da subito i piani di Inzaghi: passaggio sbagliato di Sommer, sulla palla si avventa Nzola. L’ex Spezia tira addosso al numero uno nerazzurro, ma si trovava comunque in posizione irregolare. I primi minuti vedono gli ospiti un po’ imballati che subiscono la personalità dei padroni di casa: eppure la prima vera occasione la crea l’Inter. All’ottavo minuto, quando un retropassaggio sballato di Martinez Quarta scatena la corsa di Lautaro Martinez. Invece di aspettare i compagni di squadra, il Toro prova a fare tutto da solo ma trova solo la deviazione che vale un calcio d’angolo.
Un paio di minuti dopo un lancio dalla difesa a scavalcare trova Nzola a lottare con un difensore. L’avanti viola si libera in qualche modo e mette il pallone sotto il corpo di Sommer: la gioia, però, dura pochissimo, visto che la bandierina del guardialinee aveva segnalato il fuorigioco. Lo sbandamento concede un’occasione monumentale per gli ospiti: nuovo errore al centrocampo che fornisce un assist perfetto a Marcus Thuram. L’avanti transalpino vede con la coda dell’occhio Carlos Augusto e gli mette un cross basso col contagiri. A rovinare quello che sembra un facile tap-in, arriva l’intervento provvidenziale di Faraoni. Sul successivo calcio d’angolo, svarione della difesa viola che mette Lautaro Martinez in posizione ideale per battere Terracciano. Mentre gli interisti festeggiano, qualcuno si accorge che Parisi è rimasto a terra dopo un contatto un po’ pesante con l’argentino. Il Var esamina l’azione per un paio di minuti prima di decidere che la rete è valida. 1-0 Inter.
Fiorentina poco precisa
La Fiorentina non sbanda e continua ad affidarsi al solito giro palla avvolgente ma non molto concreto. Quando poi la sfera arriva in area, gli avanti viola sono marcati stretti ed hanno grossi problemi a battere a rete. L’accenno di pressing a tutto campo vede un Inter ordinata e paziente che spreca zero palloni, preferendo tenere in mano il pallino del gioco, per poi scatenare le sue micidiali ripartenze. Il 66,8% di possesso palla viola nei primi 15 minuti non crea molto: anzi, sono gli ospiti a rendersi pericolosi quando recuperano la sfera a centrocampo. I padroni di casa stazionano in permanenza dalle parti di Sommer ma il numero uno elvetico è quasi del tutto inoperoso, a conferma dell’estrema solidità della retroguardia nerazzurra. Le cose vanno in maniera decisamente diversa davanti a Terracciano: al 32’, infatti, per poco l’Inter non trova il gol del 2-0 dopo un pasticcio in area piccola. Sul rovesciamento di fronte, finalmente la Fiorentina trova il modo di sporcare i guantoni di Sommer: azione un po’ casuale con il pallone che arriva tra i piedi di Bonaventura, che non ci pensa troppo e tira verso la porta. Stavolta il numero uno rossocrociato è costretto a tuffarsi per respingere il tiro.
Ancora una volta sul calcio d’angolo spazio per qualche polemica, quando Bastoni sembra trattenere in maniera abbastanza evidente Ranieri in area. Il Var esamina l’episodio ma non richiama Aureliano al monitor. Il gioco riprende tra i fischi di un Franchi poco convinto da questa decisione. Al 42’ un tocco di mano di Bastoni viene punito con il giallo ma i viola non riescono a combinare molto con la punizione dalla tre quarti. Il finale del primo tempo vede parecchi errori in campo e l’ultimo brivido offerto da Nzola, imbeccato sul filo del fuorigioco sul palo lontano da Faraoni: stavolta, però, ad impedire la rete all’avanti viola arriva la deviazione di Bastoni.
Inter sorniona, viola imprecisi
Al rientro in campo, primo cambio della partita per Italiano, che mette mano al centrocampo: vista la serata anonima del brasiliano, fuori Arthur per l’ex Sassuolo Maxime Lopez. A parte l’invasione di campo di un tifoso asiatico a caccia di un selfie con il Toro, il primo acuto arriva dopo un paio di minuti, con la girata al volo di Lautaro sul cross di Frattesi che viene deviata da Martinez Quarta in angolo. Visto il vantaggio, l’undici di Inzaghi si affida solo al contropiede, lasciando volentieri il possesso ai padroni di casa, cui manca sempre l’ultimo passaggio per essere davvero pericolosi. L’Inter si affida sempre alla dinamicità di Frattesi per innescare Lautaro, che però strozza troppo il tiro dal limite. Al 54’ prima vera palla gol della Fiorentina: Bonaventura lavora sulla sinistra e scarica su Parisi che, dall’angolo dell’area, mette un lento tiro-cross che sfila di poco oltre il palo lontano. Col procedere della ripresa, i varchi nella retroguardia viola diventano voragini nelle quali i centrocampisti nerazzurri sono ben lieti d’infilarsi.
Al 60’ arrivano una nuova serie di cambi per entrambe le squadre: se Italiano richiama Ikoné per gettare in campo Nico Gonzalez, triplo cambio per Inzaghi – fuori Bastoni, Darmian e Thuram per Acerbi, Dumfries ed Arnautovic. L’avanti austriaco troverebbe anche il gol che sarebbe la fine dell’incubo ma l’azione che l’ha messo a tu per tu con Terracciano è falsata dal fuorigioco di Mkhitaryan. Momento un po’ confuso dello scontro, con la Fiorentina alla ricerca spasmodica del gol del pari cui manca la precisione in area: quando Nzola si trova a tu per tu con Sommer, non riesce a far niente di meglio che consegnare la sfera al numero uno nerazzurro. L’ex Spezia è poi sfortunato un paio di minuti dopo, quando la sua girata in area viene deviata proprio tra le braccia del guardiameta dell’Inter.
Un altro rigore sbagliato
Al 71’ in avanti ecco l’episodio che potrebbe riaprire la partita: Nzola si getta su uno spiovente e Sommer va di pugno per respingere il pallone. Il portiere svizzero prende la sfera ma anche il volto dell’avanti angolano che finisce a terra. Sulla ribattuta, poi, il colpo di testa di Martinez Quarta viene deviato in angolo da Pavard ma l’intero Franchi scatta in piedi per il contatto che sembrerebbe falloso. Il Var interviene e ci mette i soliti due minuti prima di valutare se l’uscita di Sommer sia regolare o meno. Aureliano viene alla fine richiamato al monitor e decide subito per la massima punizione. Sul dischetto si presenta Nico Gonzalez e tira uno dei rigori più brutti della storia del calcio, facile preda dell’esperto numero uno elvetico.
L’errore dagli undici metri sembra togliere il vento dalle vele dei viola, che comunque provano a gettarsi in avanti alla ricerca di un pareggio che, a questo punto, sarebbe anche giusto. Se la trattenuta di Pavard su Bonaventura causa l’immediata sostituzione del francese con Bisseck, Italiano passa al 4-2-3-1 mettendo in campo Barak e Mandragora al posto di Beltran e Duncan. Gli ultimi dieci minuti sono all’insegna degli assalti dei padroni di casa: prima Nico Gonzalez prova a farsi perdonare dalla distanza, senza inquadrare lo specchio della porta, poi è di nuovo Nzola a non trovare lo spiraglio buono per minacciare Sommer. A tre minuti dalla fine Italiano si gioca anche la carta Milenkovic ma il forcing finale non produce altro che un paio di mischie in area piccola risolte dalla difesa nerazzurra. Al Franchi finisce 1-0 per l’Inter, che torna in vetta alla classifica con una partita da recuperare.
Il tabellino
FIORENTINA (4-4-2): Terracciano; Faraoni, Martinez Quarta, Ranieri, Parisi (87’ Milenkovic); Ikoné (60’ Nico Gonzales), Arthur (46’ Lopez), Duncan (83’ Mandragora), Bonaventura; Nzola, Beltran (83’ Barak). Allenatore: Vincenzo Italiano
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard (82’ Bisseck), De Vrij, Bastoni (60’ Acerbi); Darmian (60’ Dumfries), Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Lautaro (77’ Sanchez), Thuram (60’ Arnautovic). Allenatore: Simone Inzaghi
Marcatori: 13’ Lautaro (I)
Ammoniti: 41’ Bastoni (I), 45+2’ Ikoné (F), 75’ Sommer (I), 82’ Pavard (I), 90’ Mandragora (F)
Espulsi: nessuno
Arbitro: Gianluca Aureliano (Bologna)