Dalla crisi in Medio Oriente alle privatizzazioni, che non vuol dire «svendere il patrimonio dello Stato», fino al futuro di Forza Italia che deve diventare «un partito ambientalista pragmatico» ma soprattutto il riferimento dell’area più grande che c’è nel Paese, ossia «tutti quelli che non votano». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel giorno della memoria, non usa mezzi termini: «L’antisemitismo e Hamas sono le nuove Ss, la nuova Gestapo, perché la caccia all’ebreo è stata compiuta in maniera scientifica» ha commentato durante il primo appuntamento pubblico della Consulta di Forza Italia organizzato dalla presidente Letizia Moratti (nel tondo) a Milano.
Un Forum dedicato all’economia per fare il punto sul contesto internazionale e sulle questioni nazionali: «Forza Italia è favorevole alle privatizzazioni ha spiegato Tajani la cessione di una parte delle quote di Mps è andata nella giusta direzione e sono lieto che la premier Meloni e il governo abbiano accolto favorevolmente la nostra posizione». Secondo il vicepremier i possibili introiti delle privatizzazioni dovranno essere valutati «nell’interesse dello Stato», magari con un’indagine di mercato con l’obiettivo «di incassare un paio di decine di miliardi». Un’economia che deve passare anche dalla sostenibilità, portata avanti però con una visione concreta, perché «la green economy non deve bloccare lo sviluppo. Io ha affermato il ministro – non credo all’ideologia panteista della papessa Greta Thunberg e del cardinal Timmermans. Serve una carbon tax per rendere più difficili le importazioni da paesi con un’economia completamente carbonizzata. Non possiamo subire un dumping ambientale a danno delle nostre imprese». E le elezioni europee serviranno proprio a «dare una prospettiva di crescita all’intera Ue». In un contesto geopolitico che rimane complesso, «dobbiamo far sì che vengano rispettati i diritti della popolazione civile palestinese, ci sono troppe vittime. Non sono militanti di Hamas e l’ho detto a Israele». La senatrice Ronzulli, presente al Forum, ha chiesto al sindaco Giuseppe Sala di invitare tutti i leader politici a una manifestazione contro l’antisemitismo a Milano dove «questo fenomeno non è più sotto controllo». Gongola intanto Moratti, che ha riempito lo sfarzoso Palazzo Visconti di manager, docenti universitari e amministratori delegati. «La Consulta vuole essere un ponte tra il partito e la società civile» ha fatto sapere l’ex sindaca, alla ricerca «di un nuovo equilibrio tra Stato e mercato. Lo Stato deve essere sempre più controllore e il mercato deve avere la libertà di intraprendere. E proprio la libertà è nel nostro Dna». Al Forum ha sfilato il gotha dell’economia. Il vicepresidente esecutivo di Pirelli Marco Tronchetti Provera ha avvertito: «L’iniziativa di Draghi sulla competitività non potrà andare da nessuna parte se alle spalle non ci saranno le imprese. Se non c’è un progetto condiviso, da sola l’Italia può fare poco». Il presidente Abi, Antonio Patuelli, ha ribadito il proprio no alle patrimoniali perché mondo bancario ha bisogno che «siano rispettate sempre la proprietà privata e il risparmio». Emma Marcegaglia, presidente del B7 (il G7 delle imprese) ha sottolineato che «serve un nuovo equilibrio globale che consenta ai mercati di non chiudersi».