Alla scoperta del biohacking, la nuova frontiera del benessere

Alla scoperta del biohacking, la nuova frontiera del benessere

Negli ultimi tempi si sente molto parlare di biohacking.

Letteralmente significa “hackerare la propria biologia” e fa riferimento ad un nuovo modo di condurre la propria esistenza. Aiuta ad apportare modifiche alla propria chimica e fisiologia.

A cosa serve

Attraverso il biohacking si esercita una forma di autocontrollo e apprendimento mirante a stimolare le capacità cognitive e fisiche. È considerata una pratica che aiuta a godere di uno stato di benessere che potenzia le proprie energie vitali e fisiologiche. Il movimento del biohacking nasce originariamente nella Silicon Valley e annovera diverse correnti di pensiero, alcune delle quali estreme. A causa di esse infatti viene visto sempre con molto scetticismo.

Chi decide di praticare il biohacking sostiene di raggiungere uno stato di benessere inedito legato all’aumento delle potenzialità del proprio organismo. Molti decidono di avvicinarsi a questa pratica perché sperano di aumentare le proprie aspettative di vita. Di fatti tra i benefici del biohacking vi è quello della longevità. È in grado di farci vivere più a lungo conducendo una vita sana caratterizzata dal pieno equilibrio tra corpo e mente.

Come si pratica

È caratterizzato da una serie di pratiche e tecniche. Alcune di esse sono alla portata di tutti e devono essere attuate in maniera graduale. Tra queste vi è la pratica del digiuno intermittente che fa riferimento ad un regime alimentare che prevede fasi di digiuno ad intervalli controllati. Serve per disintossicare l’organismo, esercitare una forma di controllo sull’attività ormonale e ridurre i rischi di infiammazione. Solitamente l’intervallo in cui non si dovrebbe toccare il cibo varia dalle otto alle sedici ore nelle quali si può assumere solo liquidi.

Un’altra pratica annoverata tra quelle del biohacking è quella di mantenere una corretta igiene del sonno, ossia bisogna allenarsi ogni giorno per mantenere un ritmo circadiano regolare. I suggerimenti dei biohacker sono di andare a dormire sempre allo stesso orario, praticare una sessione di meditazione prima di andare a dormire, consumare una cena leggera al massimo quattro ore prima di coricarsi ed evitare l’esposizione alla luce blu dei dispositivi elettronici almeno un’ora prima di andare a letto.

Il biohacking considera la meditazione e la pratica della respirazione profonda essenziale per affrontare la vita con una marcia in più. Ogni mattina appena svegli sarebbe opportuno, dopo aver bevuto un paio di bicchieri di acqua, limone e sale eseguire tre serie da trenta respiri profondi per un totale di 15 minuti, meglio se seduti o sdraiati con le cuffie nelle orecchie. Aiuta a rilassarsi e a ricaricare le energie vitali in vista della giornata che si va ad affrontare.

I biohacker consigliano inoltre circa trenta secondi di doccia fredda dopo la regolare doccia mattutina: gli shock termici aiutano ad allenare la resilienza e la concentrazione. La sedentarietà è bandita dal biohacking che sostiene l’esercizio fisico costante come il raggiungimento di 10.000 passi al giorno all’aria aperta ben riparati dal freddo ma non troppo perché quest’ultimo può rivelarsi un ottimo alleato per l’organismo.

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