Terribile esperienza per un avvocato milanese che è stato letteralmente preso d’assalto da un gruppo di rider, convinti che fosse lui l’autore del furto di una bicicletta. Un’esperienza a dir poco sconvolgente, che ha lasciato l’uomo molto provato.
Urla e insulti davanti a casa
Secondo quanto raccontato dalla vittima a Il Giorno, l’episodio si è verificato nella serata dello scorso giovedì, intorno alle 20.00. L’uomo era appena stato in palestra e stava facendo ritorno a casa, in centro a Milano, quando è stato preso di mira dal gruppo. “Ho incrociato per strada un rider che ha iniziato a inveire contro di me, senza alcun motivo. Io, pensando di trovarmi di fronte a uno squilibrato, mi sono affrettato verso casa e mi sono chiuso il portone alle spalle“, ha raccontato l’avvocato. Peccato che chi lo aveva inseguito non avesse alcuna intenzione di desistere. Infatti, poco dopo, sono cominciati i colpi alla porta.
Ad affiancare il rider, altri tre colleghi stranieri, accorsi per dare manforte. In quattro, dunque, erano riusciti ad accedere al palazzo in cui viveva l’avvocato per raggiungere il suo pianerottolo. A quanto pare, si erano fatti aprire da un condomino con la scusa di dover effettuare una consegna.
In preda alla furia, i quattro hanno letteralmente messo sotto assedio l’avvocato e la sua famiglia. “Urlavano minacce e insulti. Io non capivo che cosa stesse succedendo e perché ce l’avessero con me. In casa c’era anche mia madre, che si è spaventata. Naturalmente non ho aperto la porta“, ha spiegato la vittima.
Compreso che la situazione non sarebbe tornata alla calma, l’uomo si è rivolto alla forze dell’ordine e sul posto sono arrivati gli agenti di polizia, che hanno fermato e identificato i rider. A causa della situazione, tuttavia, la madre dell’avvocato ha avuto un attacco di panico ed ha accusato un malore. Niente di grave, per fortuna.
Uno scambio di persona
Ma cosa aveva scatenato la furia dei rider? A quanto pare i quattro si erano convinti che l’avvocato fosse responsabile del furto di una bicicletta. Ristabilita la calma grazie ai poliziotti, le due parti sono infatti riuscite a comunicare e a chiarirsi.
“Il primo fattorino che avevo incrociato per strada era stato appena derubato della bicicletta e non so per quale motivo mi ha scambiato per un complice del ladro, per uno che stava facendo da palo“, ha dichiarato l’avvocato. “Per questo mi ha inseguito e ha chiamato in aiuto gli altri fattorini, connazionali, che si trovavano già nella zona. Alla fine si sono scusati, ma io e mia madre abbiamo subito un’aggressione violenta e totalmente senza motivo“, ha concluso. L’avvocato valuterà se sporgere o meno denuncia.