“Olocausto sionista”. Contro la Segre l’odio rosso dei collettivi pro Palestina

"Olocausto sionista". Contro la Segre l'odio rosso dei collettivi pro Palestina

La Giornata della Memoria è stata istituita per ricordare le atrocità compiute contro gli ebrei. La Shoah è stata una delle pagine più vergognose della storia dell’uomo e non dev’essere cancellata bensì ricordata per evitare che simili barbarie possano ripetersi. Eppure nuove generazioni, anagraficamente lontane da quegli orrori, stanno dimostrando che le iniziative intraprese affinché il ricordo non svanisca non sono mai abbastanza. Stanno crescendo nuove leve di giovanissimi con il pugno chiuso, che nel giorno in cui a Liliana Segre viene consegnata la laurea honoris causa dall’università Statale di Milano, inscenano una protesta. “Basta con l’olocausto sionista contro il popolo palestinese”, si legge su uno degli striscioni srotolati davanti all’ateneo.

Quella che è andata in scena questa mattina davanti alla Statale di Milano è stata una mancanza di rispetto assoluta verso l’Olocausto ma anche – e soprattutto – verso una delle poche persone che dall’inferno dei campi di concentramento sono tornate per raccontarne i tanti orrori commessi dai nazisti. Non stupisce che a organizzare la manifestazione sia stato il collettivo studentesco comunista di Cambiare rotta, che da tempo si inserisce provocatoriamente in tutte le manifestazioni, ispirandosi agli ideali stalinisti. Ovviamente, i manifestanti sono stati allontanati in pochi minuti dalla loro posizione dal servizio di sicurezza dell’università e dalla Polizia di Stato, che hanno liberato il passaggio per l’arrivo della senatrice a vita Segre.

Oggi abbiamo ribadito che riteniamo inaccettabile la strumentalizzazione di questa giornata ad opera della Statale che, mentre parla di memoria, continua a sostenere attivamente il genocidio del popolo palestinese perpetrato da Israele“, spiegano, con la solita arroganza ideologica. Un’arroganza che si manifesta anche in un secondo passaggio del manifesto, in cui parlano di “vergognosa ipocrisia di un’intera classe politica, dalla destra reazionaria al governo alle false opposizioni del centrosinistra, che mentre agita astrattamente i ‘valori’ della Giornata della Memoria ha ratificato la proroga dell’invio di armi in Ucraina“. Quel “valori”, messo anche tra virgolette dai pavidi giovani comunisti racchiude la vergogna di quanto sta accadendo e incarna il disvalore di una parte di generazione Z. Cambiare rotta è un collettivo molto attivo, insieme a Osa, in tutti gli ambienti scolastici e universitari. Gestiscono gran parte delle occupazioni nelle scuole e nelle facoltà e sono radicati in tutte le città del Paese.

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