L’estate militante è stata un flop, il pericolo fascismo non funziona più, le elezioni europee sono dietro l’angolo. Deve essere un momento particolarmente difficile per Elly Schlein, con la leadership in progressiva erosione e la base sempre più scontenta. Ottenere visibilità – possibilmente positiva – è la priorità della segretaria dem e l’ultima trovata è degna di nota, per modo di dire: il sit-in per difendere Report e Repubblica. Sì, perchè nel corso dell’evento Pd sull’Europa a Cassino, l’ex vice di Bonaccini ha annunciato un’iniziativa “per denunciare quello che sta accadendo in Italia sull’informazione e per difendere la libertà di informazione”.
La sparata è significativa, non ci sono dubbi. Pur di difendere chi attacca il governo spesso in maniera strumentale, la Schlein è pronta a scendere in piazza. Questioni di posizionamento, qualcuno dirà, ma appare sempre più evidente la carenza di idee e di proposte al Nazareno. Per provare a fare gruppo, l’invenzione di chissà quale pericolo per la libertà di stampa, cogliendo l’occasione per strizzare l’occhio a due punti di riferimento dell’opposizione a Giorgia Meloni. Ma non è tutto.
Con il mantra di lasciare l’anonimato, la Schlein ha speso parole forti per il primo ministro:“Dobbiamo difendere la libertà di stampa. Mi hanno segnalato un titolo di ieri nella televisione pubblica: mille euro in più per gli anziani, si vota l’8 e il 9 giugno. Una propaganda nella forma più becera, fatta sulla pelle degli anziani. Guardando la televisione pubblica Giorgia Meloni sembra diventata la regina delle televendite, ispirandosi a Wanna Marchi. Ma la Tv pubblica non può essere Telemeloni“. Non esattamente il massimo dell’eleganza paragonare il presidente del Consiglio a una truffatrice, con buona pace della tanto decantata opposizione educata.
Il resto? La solita solfa. L’attenzione ai diritti – “non dobbiamo permettere alla destra di tornare indietro, non esiste una destra sociale, questa destra è letale” – e il no ideologico all’autonomia differenziata:“Ci mobiliteremo in tutto il Paese contro l’autonomia differenziata, un disegno pericoloso frutto di un baratto cinico che rischia di scardinare l’impianto istituzionale e la tenuta del Paese. Dietro il decidete voi di Giorgia Meloni c’è un decido io per voi e potete andare ogni 5 anni giusto ad acclamare un capo”. Un’altra sparata riguarda le privatizzazioni e la presunta svendita“di gioielli dello Stato” programmata dal governo, dimenticando probabilmente tutto ciò che ha combinato la sinistra quando era al governo: “Il governo sta svendendo gli asset strategici, non accetteremo 20mld privatizzazioni, non c’è una visione, c’è il rischio di non aver capito la lezione della pandemia”. Tanto, tantissimo fumo. La concretezza latita, l’importante è che ci sia un pericolo per terrorizzare gli italiani. Ma la strategia non funziona più, la Schlein dovrà farsene una ragione.