Il Toro rovina la festa al Cagliari: lacrime per Riva

Il Toro rovina la festa al Cagliari: lacrime per Riva

La prima partita di Serie A senza Gigi Riva, la prima partita del Cagliari senza il suo più grande giocatore di sempre: un minuto di silenzio vero e toccante, le lacrime come inevitabile sfondo, «Nel cielo un Rombo di Tuono» per i tifosi di casa, la scritta sui cartoncini con un cuore rossoblù. Anche nello spicchio riservato ai tifosi del Torino striscioni in memoria di Riva. Cagliari in bianco, con quella divisa su cui spiccano i Quattro Mori simbolo della Sardegna e che tanto piaceva a Gigi per il suo simbolo di pulizia, senza nemmeno gli sponsor ma con l’11 sul petto. Un numero che il Cagliari ha ritirato nel 2005 e che nessuno potrà più indossare. Ieri era anche il giorno del compleanno di Valentino Mazzola, a proposito di mitità, il capitano del Grande Torino morto a Superga insieme a tutta quella squadra il 4 maggio del 1949. «Oggi invece so che era un destino: so che stavo andando a casa mia» è infine lo striscione esposto dai tifosi cagliaritani al minuto 11. A quel punto è come se la partita potesse davvero cominciare. E non è una gran serata per i padroni di casa in realtà, contratti in attacco e infilati due volte nel primo tempo da Zapata e Ricci.

Gran gol quello del centrocampista, tunnel a un avversario sulla linea laterale di sinistra e galoppata fino al limite per la rasoiata vincente. Ranieri prova a raddrizzarla coi cambi, uno di questi è Viola che inventa l’1-2 con un sinistro «alla Riva» all’incrocio dopo che il Toro con Bellanova e Sanabria ha sprecato l’impossibile. Sforzo inutile perché nonostante un gol annullato dal Var a Pellegri nel finale il risultato non cambia più.

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