I più poveri stanno con Fdi e Lega. Il Pd non è uscito dalla Ztl

Disastro Schlein: nemmeno il 10% degli elettori dem la vuole candidata

In nove anni il Pd ha raccolto 58 milioni di euro dal 2×1000. È di gran lunga il primo partito in questa speciale classifica, sommando i finanziamenti raccolti dalle altre principali sigle politiche (Fdi, Lega, Fi, Azione, Iv e M5s), si arriva a 43,2 milioni. Significa che, della torta del 2×1000, il partito democratico se n’è mangiato ben oltre il 50%.

Ma, scandagliando i dati in profondità, come fatto da youtrend, emergono tendenze ben più interessanti. Azione ha i contribuenti più ricchi, in media ognuno ha destinato al partito guidato da Carlo Calenda 26,4 euro; il M5s, ma non è una novità, quelli più poveri: 10,6 euro.

Non c’è da stupirsi: un partito che ha fatto dell’assistenzialismo spinto al massimo il proprio marchio di fabbrica non può che attingere i propri consensi dalle fasce più deboli dell’elettorato. Fasce più deboli, per l’appunto. Un tempo «terreno di caccia» del Partito democratico, ormai sembrano dimenticate dai sedicenti progressisti. «Il mio Pd sarà credibile nella difesa dei più deboli» diceva Elly Schlein (nella foto) prima di diventarne segretario. «Il Pd torni dove la gente lavora, vive o studia» ammoniva il governatore Stefano Bonaccini durante la campagna elettorale per le Regionali della scorsa primavera. Intenti nobili, parole portate via dal vento. Lega (12 euro) e Fdi (13,82 euro) hanno contribuenti meno abbienti di quelli del Partito democratico che viaggia a una media di 15,28 euro.

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