Si giocherà sotto il sole (la certezza ce l’avremo solo stamattina, me è improbabile che l’organizzazione faccia uno sgarbo a Medvedev e soprattutto a Zverev, che ha finito ieri quasi alle 2 notte). Si giocherà dunque con il caldo. Si giocherà 3 su 5. E qui sta il punto: «Quello che posso fare è dare il 100%. Lasciando perdere quello che non posso controllare». Parola di Sinner. Ci sveglieremo di notte, da questa parte del mondo: ore 4.30. Sarà prova del 5 (set): Jannik contro Novak Djokovic, finora c’è stata partita – e vittoria due volte – solo al meglio dei tre. Si può fare? I numeri sono quelli che sono: seconda semifinale di uno Slam per il ragazzo di Sesto Pusterla, quarantottesima (48!) per il fenomeno mondiale che ha il record di essere in doppia cifra in tutti e 4 i Major. E tra l’altro, undicesima in Australia: le altre dieci le ha vinte tutte. «Questo stadio è la mia arena del cuore». Eppure non è stato il suo miglior torneo: è inciampato tre volte – perdendo un set nelle cinque partite giocate fin qui. E anche contro Fritz ha svoltato dopo aver perso il secondo: «È stata una giornata calda, lui mi ha reso la vita difficile. Per fortuna dal terzo set ho carburato». Quando è tornato dal «toilet break» otto minuti dopo, fresco come una rosa (ma che fa? Il sospetto: meditazione). Per i bookmaker Nole è favorito (1,50 la quota media), Sinner non è però lontano (2,70). Jannik sta preparando il match dormendo più che può. Magari ci sveglieremo scoprendo che non è stato un sogno.