Inaspettato quanto clamoroso “terremoto” tra i vertici dell’Uefa: l’ex calciatore rossonero e della nazionale croata, Zvonimir Boban, si è dimesso da “Chief of Football”, ossia Capo del Calcio a Nyon, per incompatibilità con il presidente Aleksander Ceferin che non vuole rinunciare alla fine del suo mandato ma prolungarlo modificando lo Statuto per consentirgli di ricoprire, ancora, la carica di numero uno del calcio europeo.
La lettera di Boban
“Ho parlato e discusso con il presidente dell’Uefa” Aleksandr Ceferin “riguardo ad un problema nato durante l’ultimo meeting dell’Esecutivo ad Amburgo. Si tratta di una proposta al Congresso di febbraio prossimo, per modificare lo statuto e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo”, scrive Boban nella sua lettera di dimissioni. L’ex calciatore, per questa modifica, ha espresso a Ceferin “la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso“, sottolinea, ma la risposta è stata che non esiste, secondo la visione di Ceferin, “nessun problema legale né tantomeno etico morale e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione“.
Le accuse a Ceferin
La lettera di addio alla sua carica nell’Uefa continua con Boban che ricorda quanto proposto dallo stesso Ceferin nel 2017 con un pacchetto di riforme che volevano eliminare proprio la possibilità che adesso intende modificare a proprio piacimento il capo dell’Uefa. Quelle riforme, come sottolinea il croato, “dovevano proteggere l’Uefa e il calcio europeo dalla ‘bad governance’, per anni il modus operandi di tutto il vecchio sistema. È stata una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso”.
Adesso, quei valori non ci sono più: Boban utilizza le parole “sorprendente e incomprensibile” per descrivere l’attuale situazione, il distacco da quei valori che spazzano via alcune riforme di buon senso. “Capisco bene che nulla è ideale, tantomeno io, e so bene che bisogna accettare la logica del compromesso, ma di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro i principi e i valori comuni in cui credo fermamente” sottolinea, ricordando di non essere l’unico a pensarla in questo modo ma, chiaramente, non sono stati fatti altri nomi. “In questi tre anni il rapporto e la collaborazione con Aleksander e con tutti i colleghi in Uefa è stata ottima. Li ringrazio per questo augurando loro tutto il bene possibile. Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio Uefa“, conclude.
La nota della Uefa
L’organo europeo, senza specificarne i motivi, ha scritto un breve comunicato stampa in cui ha annunciato la partenza di Zvonimir Boban dall’organizzazione “di comune accordo” ricordando che Boban è entrato nell’organizzazione nel 2021 come “Chief of Football e ha avviato diversi progetti significativi nello sviluppo tecnico, tra cui la creazione dello Uefa Football Board e dello Youth Football Forum. La Uefa esprime la sua gratitudine al signor Boban e gli augura buona fortuna per i suoi impegni futuri di carriera“.
Accanto al fronte del dissenso capeggiato da Boban, il fronte pro-Ceferin sostiene sostiene che il primo mandato non sarebbe da considerarsi totalmente dal momento che è subentrato a Platini con due anni e mezzo ancora di mandato rispetto ai quattro complessivi. Il capo dell’Uefa, recentemente intervistato dal The Telegraph ha provato a gettare acqua sul fuoco mettendo in dubbio anche la possibilità di candidarsi o meno. “A essere onesti, sono molto stanco. Vedremo“.