La Malpezzi contro il ddl Calderoli. Ma espone il Tricolore al contrario

La Malpezzi contro il ddl Calderoli. Ma espone il Tricolore al contrario

Approvato a Palazzo Madama il ddl Calderoli sull’Autonomia, una dedica che il vicepremier Matteo Salvini ha fatto a Roberto Maroni, che ha dedicato gran parte della sua attività politica proprio all’approvazione di una forma di autonomia per le Regioni, in particolare quelle del Nord. “È un passo importante verso un Paese più moderno ed efficiente, nel rispetto della volontà popolare espressa col voto al centrodestra che lo aveva promesso nel programma elettorale, dai referendum di Lombardia e Veneto e dalle richieste dell’Emilia-Romagna e di altre regioni italiane“, ha dichiarato il vicepremier.

In segno di protesta, le opposizioni hanno sventolato in Aula il tricolore italiano come simbolo di unione del Paese in contrapposizione a quella che, a loro dire con l’Autonomia sarà una divisione. Ma la maggioranza di governo ha votato compatta per raggiungere l’obiettivo e al termine della seduta, quando è stata proclamata l’approvazione, la Lega in Senato ha esposto il leone di San Marco, simbolo della vittoria. Il tricolore è stato sventolato con grande orgoglio dalle opposizioni ma con uno sguardo attento al banco in cui siede il Pd non si può fare a meno di notare un dettaglio alquanto peculiare di questa potente e patriottica manifestazione di italianità. O, almeno, sarebbe voluto esserlo.

Ma la sinistra ha evidenti problemi con il patriottismo, perché non riesce nemmeno a esporre un tricolore nel verso giusto. Non che ci siano gli estremi del vilipendio alla bandiera, sia mai, anche se questa è stata esposta a testa in giù. Ma vedere la senatrice Simona Malpezzi che si esibisce in una fiera “bandierata” insieme ai colleghi, ma esponendo il tricolore con le bande invertite, non può che far riflettere su quella che è la credibilità di questa sgangherata opposizione. Certo, la senatrice potrebbe aver avuto un momento di confusione nel prendere il foglio, ma trovandosi al Senato e volendo essere presa sul serio durante una contestazione al governo, il minimo sindacale che si richiede a una senatrice d’opposizione è fare attenzione a come espone lo strumento della sua protesta.

In questo momento mi sento di rivolgere un pensiero particolare a Bobo Maroni“, è stato il commento di Matteo Salvini nei confronti di un senatore che, sicuramente, nella sua attività politica non ha mai sbagliato il senso del tricolore in una qualunque sua manifestazione pubblica. Dettagli, forse, ma significativi. Se si vuol essere patriottici, o almeno dimostrare di esserlo, sapere che il tricolore italiano è verde-bianco-rosso non dovrebbe essere facoltativo.

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