C’era una volta il Derby club, storica mecca della comicità milanese sul cui palcoscenico, tra il ’60 e il ’70, venne tenuto a battesimo il talento di attori e “chansonnier” tra cui Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Giobbe Covatta, Gianfranco Funari, Enzo Iacchetti, Massimo Boldi, Gaber, Gino & Michele, Teocoli, Beruschi, Francesco Salvi, Antonio Ricci, Cochi & Renato e molti altri. Quell’esperienza, più di tutte, dimostrò quanto Milano, terra di spettacolo per eccellenza e che oggi vanta lo scenario teatrale più attivo d’Italia, abbia nel suo dna la ricerca artistica che spesso dà i suoi frutti più interessanti proprio nei luoghi meno convenzionali. Restando alla storia recente, non si può ugualmente non ricordare quanto avvenne appena un anno dopo la definitiva chiusura dello storico locale fondato da Gianni Bongiovanni nella palazzina liberty di via Monte Rosa: ovvero l’apertura dello Zelig negli allora locali del Circolo cooperativo di Unità Proletaria (già sede del Teatro Officina prima del trasferimento), al civico 140 di viale Monza, ai confini con l’area industriale di Sesto San Giovanni. Zelig sostituì presto il Derby lanciando la generazione di comici come Antonio Albanese, Aldo Giovanni e Giacomo, Gioele Dix, Gene Gnocchi, Maurizio Milani, Dario Vergassola e i Fichi D’India e molti altri. E aprendo l’autostrada al fortunato programma televisivo dedicato alla comicità 2.0.
I paragoni, si sa, lasciano sempre il posto che trovano, eppure la tradizione dei piccoli palchi come territorio di talent scouting sembra essere stato egregiamente raccolto da Aprés Coup, circolo culturale in zona Porta Romana (via privata della Braida) fondato da David Ponzecchi, ex manager con la passione dell’arte. A metà tra il bistrot parigino e il Cafè chantant, sotto la direzione artistica di Laura Tassi, Aprés Coup dal 2017 è un luogo speciale che alterna una vera programmazione teatrale a concerti jazz e a mostre d’arte contemporanea in un ambiente conviviale. Dall’aprile del 2021 ha lanciato una vera e propria stagione teatrale comica a cura dell’attrice napoletana Francesca Puglisi, già ideatrice del laboratorio artistico «Après comedy» che, per una serata al mese, presenta quattro comiche/ci che si alternano improvvisando e provando materiale nuovo, con la Puglisi a interagire sul palcoscenico.
La stagione comica vera e propria, partita ad autunno 2023 e che proseguirà per tutta la prima parte del 2024, vede invece sul palco i migliori talenti fra i comici e le comiche del panorama nazionale, coprendo praticamente tutti i generi di comicità, dal monologo di stand up comedy agli sketch di cabaret, dal teatro canzone al teatro comico d’autore. «Una programmazione così ricca, concentrata in un unico cartellone, rarità riservata di solito solo ai grandi teatri, darà la possibilità ai fortunati spettatori di poter godere di questi artisti in un contesto intimo e dedicato come Après coup» spiega la direttrice artistica Puglisi. E la risposta del pubblico è quasi sempre il sold out.
Il calendario della stagione riparte proprio stasera con la prima milanese di «Daniele Raco – Solo», per proseguire il 16 febbraio con Federico Basso e Davide Paniate («Pesci fuor d’acqua»), il 15 marzo con Antonio Ornano («Antology»), il 19 aprile con Corinna Grandi e Sergio Sgrilli («Meravigliosi Grandi e Sgrilli»), il 17 maggio con Laura Pozone («Love is in the Hair»). Napoletana verace, Francesca Puglisi si è diplomata nel 2008 alla scuola del Piccolo Teatro di Milano sotto la guida di Luca Ronconi e debutta sulle scene, nello stesso teatro, al fianco di Massimo De Francovich ne «Gl’ Innamorati» di Goldoni.
Ha studiato e lavorato con diverse personalità del teatro: da Franca Nuti a Lluis Pasqual, da Nikolaj Karpov ad Alessandro Preziosi, da Mauro Avogadro a Damiano Michieletto. Dal 2010 al 2015 ha collaborato con il Piccolo alternando il lavoro d’attrice a quello di formatrice fra cui la direzione di un progetto di aiuto per il reparto pediatrico di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano e Amici dell’infanzia Onlus; ha affiancato la partecipazione a grandi produzioni a spettacoli di teatro ragazzi ispirati alla Commedia dell’Arte, dando vita per due stagioni a una sua versione della maschera dell’Arlecchino di Strehler. A marzo 2016 ha debuttato come autrice e monologhista al Teatro della Cooperativa di Milano, con “Ccà nisciuno è fisso – L’era della precarietà”, Il testo è stato finalista al Premio “Anima e corpo del personaggio femminile” edizione 2015. Sul web è volto dei video de “Il terrone fuori sede” e collabora con le realtà de Il Terzo Segreto di Satira e Il Milanese Imbruttito. A gennaio 2020 ha debuttato con il suo nuovo spettacolo «Non è Francesca – storie di ordinaria contraddizione» al Teatro Sociale di Busto Arsizio. Testo vincitore del premio «Anima mundi 2020» e finalista al Premio Silvano Ambrogi per la drammaturgia brillante. Nel 2021 vince il Premio Alberto Sordi dedicato ai talenti della comicità.