Di recente il caso di Alessia Pifferi si è arricchito di un nuovo capitolo, quello relativo all’indagine aperta nei confronti delle due psicologhe incaricate di seguire la donna reclusa nel carcere di San Vittore, e dell’avvocato Alessia Pontenani. Le psicologhe, nello specifico, sono accusate di favoreggiamento e falso ideologico.
A commentare la notizia è Viviana, sorella di Alessia Pifferi e zia della piccola Diana, la bimba morta di stenti dopo essere stata abbandonata dalla madre. Ospite de La Vita in Diretta, trasmissione in onda su Rai 1, Viviana, che si è sempre fatta avanti per ricordare la nipotina scomparsa e dire la verità sulla sorella, ha voluto commentare gli ultimi risvolti. “Sentire queste cose onestamente fa venire i capelli in piedi, pensare che le persone di cui ti fidi facciano un lavoro così non lo so… spero sia fatta chiarezza”, ha dichiarato la donna.
Le due psicologhe del San Vittore sono accusate di avere in qualche modo manipolato Alessia Pifferi. Nel decreto di perquisizione emesso nei confronti delle professioniste, si legge che queste avevano discusso insieme all’avvocato della Pifferi del procedimento penale in atto, in una maniera “qualificabile come vera e propria attività di consulenza difensiva, non rientrante nelle competenze delle due psicologhe“. “Alessia Pifferi è stata influenzata nel fornire una versione differente rispetto a quella che spontaneamente ha dato all’inizio“, aveva del resto anche detto il pm Francesco De Tommasi.
Viviana trova tutto ciò molto preoccupante, e ha osservato che la sorella, adesso,“è una persona completamente cambiata dalla persona che è stata arrestata quella sera, anche il modo di parlare che aveva in casa nostra era completamente diverso da quello che c’è stato in udienza… Lei non è così remissiva“.
Potrebbe, dunque, esserci effettivamente stata una manipolazione? “Qualcosa è cambiato sicuramente, lei non avrebbe mai risposto in maniera così remissiva a nessuno, quello non è il suo carattere, il carattere di mia sorella è quello che è venuto fuori la sera dell’interrogatorio, quello che è venuto fuori nella lettera che mi ha mandato dal carcere piena di accuse e parole con un tono molto autoritario e non remissivo”, ha concluso Viviana. “Quella è lei. Spero sia fatta chiarezza e se c’è qualcosa che non va che venga fuori”.