Non solo in Veneto e Lombardia. Ci sarebbe anche un “Fleximan” che, forse spinto dalla voglia di emulazione, starebbe operando anche in Ossola, in Piemonte. In questo caso, però, la sua “opera” potrebbe essere finita. E questo grazie all’intervento dei carabinieri della Stazione di Santa Maria Maggiore, in Valle Vigezzo. I militari hanno identificato e denunciato per danneggiamento aggravato un 50enne cittadino ossolano, ritenuto responsabile del danneggiamento di due colonnine dell’autovelox.
L’uomo potrebbe essere un precursore perché le sue “imprese” risalgono al mese di novembre, prima di quelle registrate tra Veneto e Lombardia. Proprio in questo mese erano partite le indagini quando le due colonnine posizionate lungo la SS 337 nel comune di Druogno erano state divelte e appoggiate a terra. Le colonnine per il rilevamento della velocità erano state acquisite dal Comune con lo scopo di ridurre gli incidenti stradali e controllare la velocità nel centro abitato.
L’autore del gesto, però, non ha fatto i conti con la tecnologia. Sul posto erano presenti telecamere di videosorveglianza che hanno catturato elementi utili per identificare l’uomo residente in paese e conosciuto dagli stessi carabinieri.
In Veneto l’ultimo autovelox è stato abbattuto due notti fa. Ad essere stato segato è il palo che sorreggeva un impianto piazzato un paio di anni fa lungo la strada provinciale 46 “del Piovego”, nel comune padovano di Villa del Conte. In questo caso c’è un elemento nuovo. Per la prima volta, attaccato con un nastro adesivo , è stato fatto ritrovare una sorta di volantino di rivendicazione che sa di beffa. “Fleximan sta arrivando“, è scritto in stampatello sul foglio.
Su questo ennesimo atto di vandalismo stanno indagando le forze dell’ordine e la polizia locale della federazione dei Comuni del Camposampierese, che aveva promosso l’installazione dell’autovelox. Sono tre, in Veneto, le Procure che hanno avviato gli accertamenti su “Fleximan” ed eventuali sui suoi epigoni. Oltre a Padova si sono mosse Rovigo e Treviso. In quest’ultimo caso il procuratore Marco Martani ha anche evidenziato che eventuali espressioni di sostegno alle gesta dell’anonimo “giustiziere” potrebbero configurare l’accusa di apologia di reato.
Nelle ultime ore su un muro della città di Padova è comparso quello che sembra a tutti gli effetti un omaggio a “Fleximan” dello street writer Evyrein con una citazione cinematografica: il disegno di Beatrix, la sposa protagonista di “Kill Bill” interpretata da Uma Thurman, con una spada nella mano destra e nell’altra un autovelox tranciato di netto.