Nessun sussulto e nessuna sorpresa: Donald Trump ha vinto le primarie del New Hampshire. L’ex presidente rafforza così la sua presa sul Partito repubblicano. Ma nessun candidato ha perso la nomination dopo aver vinto le prime due tappe delle primarie. Non solo. Trump è anche il primo candidato a vincere le prime dute tappe delle primarie senza essere in carica. Il voto nel Granite State nei fatti rappresenta una battuta di arresto, forse definitiva, per l’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite Nikki Haley che proprio in New Hampshire ha investito grandi risorse finanziarie e capitale politico. Negli ultimi giorni di campagna aveva attaccato duramente il presidente, mettendo in dubbio la sua acutezza mentale e presentandosi come un candidato in grado di unificare il partito e di inaugurare un cambiamento generazionale.
“Haley lasci la corsa”
The Donald si è imposto un un margine ampio conquistando il 55,9% dei voti, contro il 43,2% di Haley. Certo, il distacco rispetto ai trenta punti dell’Iowa si è ridotto, ma la distanza rimane incolmabile se si considerano i prossimi stati al voto. “Nikki Haley non ha vinto. Ha perso“, sono state le prime parole di Trump dopo la vittoria. L’ex presidente ha poi affondato il colpo contro la sfidante, “ha parlato come se avesse vinto”, ha detto il tycoon parlando a Nashua, ma “ha avuto una nottataccia“. Trump è poi tornato sui sondaggi degli ultimi tre mesi che lo danno vincitore contro “il corrotto Joe Biden“. Sul palco, a fianco dell’ex presidente, l’imprenditore Vivek Ramaswamy e il senatore della South Carolina Tim Scott, ex rivali nelle primarie Gop, che hanno annunciato il loro endorsement per il tycoon.
Il tycoon si è detto “molto onorato” della vittoria ed ha affermato che il Gop è “molto unito” dietro alla sua candidatura alla Casa Bianca. “Non vedo l’ora di andare contro il peggior presidente nella storia del nostro Paese“, ha anche detto il tycoon in un’intervista esclusiva a Fox News. Quanto alla sua rivale Nikki Haley, l’ex presidente ha detto che l’ex governatrice della South Carolina “dovrebbe” abbandonare la corsa per la nomination, “altrimenti dobbiamo continuare a sprecare soldi, invece di spenderli per Biden, che è il nostro obiettivo“.
Haley: “Non è finita”
Haley è stata la prima a parlare, a spoglio ancora in corso. L’ex governatrice del Sud Carolina, ha prima ammesso la sconfitta e poi si è congratulata con Trump, ma ha promesso ai suoi sostenitori di continuare a fare campagna elettorale. “La gara – ha detto ai sostenitori – è lontana dall’essere finita“. “New Hampshire è la prima – ha aggiunto – non l’ultima“. Haley ha dato appuntamento alle primarie proprio in Sud Carolina, dove è stata governatrice. L’appuntamento è in programma il 24 febbraio.
Verso la fine delle primarie
La netta vittoria di Trump, che nei fatti chiude un cerchio dopo quella nelle primarie del 2016, in un certo senso chiude le primarie. Tutti i sondaggi nei prossimi stati in cui si vota, come il Sud Carolina, lo danno abbondantemente in vantaggio su Haley. L’ex rappresentante all’Onu, rimasta l’univa sfidante del tycoon, per sperare di poter condurre una campagna efficace avrebbe dovuto vincere in New Hampshire, un successo nel Granite state le avrebbe dato non solo una maggiore esposizione mediatica, ma spinto un “momentum” che magari poteva aiutarla nei sondaggi. Nei fatti è fallito il tentativo ambizioso di Nikki Haley di creare una coalizione alternativa a quella di Trump che tenesse insieme gli elettori indipendenti e i repubblicani anti-Trump. Secondo gli exit polls la Haley è riuscita a raccogliere il 60% delle preferenze tra gli indipendenti, ma solo il 25% tra i repubblicani. Questo ci dice sia come il Gop sia ormai il partito di Trump, ma anche che tra gli indipendenti il tycoon fatichi ancora.
Anche per la Casa Bianca le primarie sono di fatto finite. Per Joe Biden il suo ex sfidante “sarà chiaramente il candidato dei Repubblicani” alle elezioni presidenziali. Biden si è poi scagliato contro Trump: “Il mio messaggio al Paese è chiaro: la posta in gioco non potrebbe essere più alta. Si tratta della nostra democrazia, delle nostre libertà personali, dal diritto di scelta al diritto di voto. La nostra economia, che ha conseguito la ripresa più forte nel mondo dopo il Covid. È tutto in ballo”, ha affermato il capo della Casa Bianca in una nota.