«Dobbiamo trovare i candidati eccellenti: Bardi è un eccellente presidente di regione, come lo è Alberto Cirio in Piemonte». Antonio Tajani (nel tondo) è ormai da giorni impegnato nell’operazione di blindatura dei candidati azzurri alle Regionali.
Dopo la sostituzione di Christian Solinas in Sardegna con Paolo Truzzu, il pressing della Lega per una compensazione è forte, ma la questione non è ancora stata risolta, anche perché in Basilicata si voterà probabilmente a giugno insieme alle Europee e c’è tempo per approfondire il discorso.
«Credo – aggiunge Tajani a Rai News – che si potrà trovare una soluzione di equilibrio non solo numerico, ma politico: non ci sono soltanto le regioni ma i sindaci. Abbiamo per esempio Perugia dove – avendo il sindaco uscente Romizi, forse uno dei migliori sindaci nella storia di Perugia del dopoguerra, che non può più farlo perché sono scattati due mandati – abbiamo accettato volentieri una candidata sindaca di Fratelli d’Italia».
Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirieli – di Fratelli d’Italia – due giorni fa però ha lanciato un monito: «Bardi deve avere umiltà nel rapportarsi con Fratelli d’Italia». La Lega, invece, ha da tempo messo sul piatto come contropartita il terzo mandato per sindaci di grandi città e governatori. Bisognerà vedere se il dl arriverà sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri.
Sullo sfondo continua a far discutere l’affondo di Report contro Maurizio Gasparri in merito alla presunta incompatibilità della carica di senatore con la presidenza della società di Cyberealm. Questa volta Report attacca la decisione della giunta delle elezioni e della immunità del Senato, puntando l’attenzione sul modo in cui sarebbe stato «salvato» il senatore forzista. A sostegno della tesi, l’intervista a un presunto parlamentare della Lega, anonimo, che racconta di una sorta di «ordine di scuderia» della maggioranza per salvare il senatore e «far passare feste serene al governo». Gasparri ha già annunciato e avviato una serie di querele di cui si stanno occupando gli avvocati «nei confronti di organi di stampa e autori di affermazioni mendaci».
La situazione comunque è chiara. Il Comitato ristretto e poi la Giunta del Senato hanno dichiarato e confermato la compatibilità della carica di presidente della società di sicurezza informatica, Cyberealm, con quella di senatore dando ragione al presidente dei senatori azzurri. La proposta, peraltro, è passata a maggioranza ed è stata votata anche dal partito di Renzi, Italia Viva. «Sia le affermazioni inventate da Report, sia alcuni commenti successivi sono privi di fondamento dichiara il senatore Adriano Paroli – Comitato e Giunta hanno lavorato con serietà e hanno assunto libere e responsabili decisioni sulla base di valutazioni giuridiche inoppugnabili e ampiamente motivate».