Una storia incredibile quella in cui, suo malgrado, un pensionato di Merano si è ritrovato ad essere protagonista. L’uomo aveva accettato un ruolo come comparsa in un film girato in Italia e per questo motivo è finito nel mirino dell’Inps, che gli ha chiesto indietro le pensione di un anno.
Il caso
A raccontare la sua storia è Robert Stark, di Merano (Trentino-Alto Adige). Pensionato dal 2019 con Quota 100, l’uomo, che aveva lavorato per più di 30 anni in un’azienda destinata alla prodizione di impianti di riscaldamento, aveva deciso di fare un’esperienza diversa, partecipando alla realizzazione di un film. Si trattava di una semplice comparsa. Stark doveva infatti interpretare il ruolo di un avvocato che svolgeva la professione nel foro di Trento. Il film in questione era Trafficante di virus, pellicola del 2021 ispirata al libro di Ilaria Capua Io, trafficante di virus.
“Mi piaceva la trama ispirata alla vicenda della famosa virologa, accusata ingiustamente di traffico illecito di virus. Il 22 Giugno del 2021 ottengo quindi il compenso di 77 euro per la mia giornata di lavoro“, racconta l’uomo al Corriere.
Poi, la brutta sorpresa. L’Inps ha infatti deciso di rivalersi per qui 77 euro guadagnati per aver fatto la comparsa nel film.
La comunicazione dell’Insp
Secondo l’Istituto nazionale della previdenza sociale, Stark, ormai pensionato, non avrebbe dovuto recitare, e quindi lavorare, nel film. “Arriva l’ingiunzione dell’Inps che mi segnala di aver ricevuto indebitamente mesi di pensione. Non solo, perché poi mi viene bloccata l’erogazione di diversi assegni successivi“, spiega Stark.
Nello specifico, Inps rivendica oltre 20mila euro. E tutto per quella giornata di lavoro come comparsa. “Amareggiato e sentendomi vittima di un’ingiustizia, ho cercato conforto anche dalla Capua che mi ha risposto dicendosi molto dispiaciuta“, aggiunge l’uomo, che ha comunque deciso di andare avanti, cercando un legale e cominciando la sua personale battaglia.
La sentenza
“Il 23 marzo il tribunale di Lucca ha emesso una sentenza che ha definito illegale la sanzione comminata dall’Inps a un pensionato nella mia stessa situazione condannandolo a restituire i soldi trattenuti. L’assurdo è che per ottenere ragione si deve passare dal giudice e quindi dovrò spendere soldi per un avvocato”, racconta Robert Stark, che spiega di aver scritto una lettera ai politici Alessandro Urzì, di Fratelli d’Italia, e Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi e Sinistra.