Freddo, gelo e neve? L’anticiclone rivoluziona lo zero termico

Freddo, gelo e neve? L'anticiclone rivoluziona lo zero termico: cosa aspettarsi dal meteo

Il freddo e il gelo dei giorni scorsi stanno lasciando il campo alla forza di un nuovo anticiclone africano che rimetterà l’inverno in stand-by. Soltanto durante le ore notturne le minime scenderanno notevolmente a causa dell’inversione termica dovuta ai cieli sereni e all’assenza di vento mentre durante il giorno i valori termici lieviteranno su valori ben al di sopra delle medie del periodo. Gli esperti meteo hanno spiegato che saranno soprattutto due le caratteristiche di questa alta pressione con matrice sub-tropicale.

Ecco cosa accadrà

Sicuramente fino al fine settimana del 27-28 gennaio l’Italia vedrà cieli sereni e totale assenza di precipitazioni: le particolarità di questa anomala situazione invernale saranno altre. “Gli ultimi aggiornamenti dei centri di Calcolo meteorologici sembrano confermare una durata eccezionale dell’alta pressione, addirittura fino alla prima decade di febbraio”, spiega il direttore de Ilmeteo.it, Antonio Sanò. Ciò significa che per almeno altri dieci giorni la situazione atmosferica non è destinata a sbloccarsi con l’inverno, quello vero, che si vivrà soltanto alle alte latitudini europee sia a livello di piogge e nevicate ma anche per quel che riguarda le temperature.

Ma c’è anche un’altra particolarità che viene portata da questo anticiclone africano: si tratta dello zero termico, cioé la quota “alla quale la temperature dell’aria in libera atmosfera da valore positivo diventa negativo. Ebbene, il picco sarà raggiunto tra giovedì e venerdì quando addirittura lo zero termico si porterà fino a 3900 metri, una quota tipica di fine giugno – inizio luglio”. Se i valori diventano positivi anche in montagna, gran parte della neve caduta fin qui su Alpi e Appennini inizierà a sciogliersi con ripercussioni negative per la stagione sciistica.

Cosa accadrà alla temperature

Se lo zero termico schizzerà a quote così elevate, significa che nei bassi strati i valori saranno anomali e superiori, localmente, ai 20°C specialmente al Centro-Sud. Discorso diverso per il Nord dove l’aumento termico sulle città ci sarà ma mantenendosi su valori che non supereranno i 12-15°C (valori comunque per al di sopra delle medie) e perché, specialmente nei prossimi giorni, assisteremo alla formazione di foschie e nebbie sulla Pianura Padana che limiteranno l’aumento diurno delle temperature. Un anticiclone in inverno significa, anche, la limitazione della visibilità a causa dell’accumulo dell’umidità nei bassi strati e del mancato ricambio d’aria come spesso avviene in Val Padana.

La tendenza successiva

Conoscere, oggi, quale potrà essere la data di svolta per un cambiamento è molto difficile se non impossibile: le proiezioni stimano un primo, possibile, cedimento dell’alta pressione soltanto intorno al 4-5 febbraio e limitatamente al Nord mentre un’ondata d’aria fredda generalizzata potrebbe colpire tutta Italia intorno al 7 febbraio. Ma qui siamo soltanto sul campo delle ipotesi (mappe meteo oltre 300 ore), è per questo che serviranno aggiornamenti nei prossimi giorni.

QUI TUTTE LE PREVISIONI

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