Tanto, (molto) da vedere, ma se manca la musica allora manca un pezzetto di anima. È il Carnevale di Viareggio, al via tutti dal 3 al 24 febbraio, con i suoi carri di prima categoria, i carri più piccoli (le cosiddette “carrette”). Un rito che va in scena da 150 anni più uno, e il 2024 è proprio «il primo anno dei prossimi centocinquanta», assicurano gli organizzatori a cominciare dal presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio Marialina Marcucci.
Ospiti d’onore all’inaugurazione Myrta Merlino e il Campione del Mondo Marco Tardelli, diretta tv su Rai3 il 13 febbraio e una radio ufficiale dell’evento, m2o, che porterà al Carnevale una carretta a tema, oltre alle sue star, i deejay Albertino e Fargetta. Infine una colonna sonora tra cui spiccherà la canzone ufficiale della manifestazione: è il brano Farina, carta e colla di Marco Mariani (musiche) e Elio (testo), in uscita ieri in digitale e su YouTube insieme al videoclip («il filmino», come lo chiama con vezzo l’autrice) di Elisabetta Sgarbi.
Incipit sognante e d’atmosfera, ed esplosione in un contagioso tempo di cha cha cha: è questa la formula scelta dal vulcanico Elio, frontman delle Storie Tese e da Mirco Mariani, ex volto di riferimento del progetto Extraliscio («da oggi parte un mio progetto solista – spiega il polistrumentista e compositore romagnolo – che durerà almeno un anno e mezzo»). La canzone studiata dalla strana coppia fa la felicità di Elisabetta Sgarbi, che la produce come Betty Wrong: «Elio – spiega l’editrice – è musicista, scrittore e attore, il suo testo è di grande ironia e serietà: c’è leggerezza ma anche una attenzione addirittura filologica alla storia del Carnevale».
Elio, di suo, gioca come sempre sul semiserio: «Ho sentito tutta la responsabilità nello scrivere questo testo – spiega il cantante e showman milanese, che l’8 febbraio con Mariani e Rocco Tanica sarà protagonista a Viareggio di un live – ho puntato sull’anima del Carnevale, che è la vittoria della semplicità sulla complessità, del materiale come la cartapesta e la colla che vincono sulla tecnologia.
Questa canzone è la vittoria della meraviglia dell’infanzia sulla complicazione di TikTok».