«Ora sono molto lucida, ma quando ho saputo che avrei partecipato al Festival, beh, ero spaventatissima». Angelina Mango debutta all’Ariston e non è così comune che una ragazza di 22 anni si presenti con un brano intitolato La noia, proprio così, la noia che è il principale nemico dei suoi coetanei. Lei spiega che «la base musicale di questo brano è una cumbia, ossia un ritmo popolare in Colombia e in Messico, un ballo taumaturgico che esorcizza il dolore». E il testo, firmato con Dardust e Madame, raccoglie riflessioni personali di chi oggi dice che «la noia è quel momento di pausa tra gli alti e i bassi della vita, il momento nel quale si cresce di più».
Lei è felice? «Sì sono felice anche perché so come ci sente quando si è infelici. $ facile concentrarsi sulle cose brutte che ci capitano, ma è molto più difficile ammettere di essere felice». Angelina è la figlia di Pino Mango na ombra di quelle che gravano sui Filippi della scorsa edizione, ha vinper mesi in radio e in classifica con Ci pensiamo domani e poi con Che t’o dico a fa’ prima di partire per il primo tour diventato anche una se rie su TikTok. Insomma, visto che al momento Angelina Mango totalizza oltre 200 milioni di stream, diciamo che il prifamiglia sul palco di Sanremo». E di certo è la prima a portare in centro a Sanremo la «Noioteca», luogo dove investire i propri minuti di noia in attività legate al mondo di Angelina.
Quando parla, questa ragazza minuta nata a Maratea e poi trasferitasi a Milano a 16 anni, è pacata proprio come lo era suo papà, artista mai celebrato abbastanza. «Il mio obiettivo al Festival sarà che la bambina di cinque anni o suo nonno o il direttore di un quotidiano abbiano capito che cosa dico nel brano». Dopo Sanremo, è già pronto il Fabrique di Milano e iniziano oggi le prevendite per il tour nei club dell’autunno. E durante l’estate ci saranno altre sorprese, chissà.