L’arte moderna e contemporanea grande protagonista dal 12 al 14 aprile prossimi con miart 2024, la manifestazione internazionale organizzata da Fiera Milano e diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi, all’Allianz MiCo Milano che, con il titolo “no time no space” ha l’obiettivo di allargare ancora i propri confini sia dal punto di vista del business che del suo percorso artistico.
“Con 181 gallerie presenti, con un incremento a doppia cifra rispetto al 2023, provenienti da 28 Paesi e ben 10 Premi, la ventottesima edizione della fiera ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile e sempre più internazionale per tutto il pubblico dell’arte – spiega Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano – in una Milano tornata ad essere sempre più attrattiva. Non solo, Fiera Milano, nell’ambito dell’arte oltre a Miart organizza anche la Investec Cape Town Art Fair, la più importante fiera di settore del continente africano che si terrà dal 16 al 18 febbraio con oltre 100 gallerie, 24 Paesi rappresentati, 375 artisti e un programma di eventi organizzati con le istituzioni locali”.
“Milano e Miart – aggiunge Foresti – fanno parte a pieno titolo dei luoghi strategici dell’art market mondiale, un settore che secondo i dati del 2022 ha registrato un fatturato di 67,8 miliardi di dollari, con un incremento del 3% rispetto al 2021. Non solo, secondo i galleristi, dalle fiere nazionali e internazionali arriva ben il 33% delle loro vendite, mentre un altro 47% avviene direttamente in galleria”.
“Attraverso portali spaziali e corridoi temporali, suggeriti già dal titolo “no time no space”, miart ha l’obiettivo e l’ambizione di allargare ulteriormente i propri confini, mescolando passato, presente e futuro per parlare del nostro tempo, cogliendo nel tumultuoso e mutevolissimo flusso dell’immediata attualità ciò che nell’arte è stabile e durevole” sottolinea Nicola Ricciardi che spiega tutte le novità della fiera.
Punto di partenza sono le gallerie italiane, più della metà degli espositori selezionati e che fanno della fiera milanese un’eccellenza di richiamo per collezionisti, curatori e artisti in cerca di novità ma anche di specificità locale. Rispetto alle precedenti edizioni aumenta anche la partecipazione delle gallerie provenienti dall’estero per numero e soprattutto per qualità con significativi nuovi ingressi nella sezione principale, Established ed oltre alle new entries, abbondano anche le conferme da parte delle gallerie internazionali che hanno già animato le ultime edizioni della fiera.
Sempre di grande interesse Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini riservata alle gallerie che promuovono le generazioni più recenti di artisti, che quest’anno accoglie 23 realtà provenienti da tutto il mondo: da Lisbona a New York, da Los Angeles a Belgrado.
Fra le novità, da segnalare il debutto di Portal, un’inedita sezione curata quest’anno da Julieta González e Abaseh Mirvali, che ospita dodici gallerie selezionate che propongono dieci piccole mostre distribuite all’interno della sezione principale. Sono pensate per scoprire o riscoprire universi e pratiche artistiche solo all’apparenza lontanissime per guardare al presente attraverso dimensioni parallele e prismi non convenzionali.
Altra novità la sezione tematica Timescape, progetto espositivo che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico di miart opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica della fiera. Attraverso una costellazione di opere d’arte, manufatti e oggetti, le gallerie che partecipano a questa sezione presentano micro-esposizioni che arricchiscono miart con un approccio trans-storico e trasversale e aumentano la capacità di attrazione di collezionisti, curatori e professionisti italiani e stranieri. Questo viaggio nel tempo comincerà nel 2024 con un affondo sul primo Novecento.
Continua la collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, che supporta miart in qualità di main partner. Internazionalità, eccellenza e attenzione allo sviluppo culturale del territorio sono i valori che legano la fiera al gruppo bancario, con l’obiettivo di consolidare la centralità di Milano nel panorama nazionale e internazionale e di offrire alla città un ulteriore volano di crescita e sviluppo economico, culturale e civile. Come da tradizione, Intesa Sanpaolo contribuirà all’edizione 2024 portando anche propri contenuti originali: nell’area Lounge del Gruppo verrà allestita una mostra dedicata a giovani artisti emergenti a cura di Luca Beatrice mentre Intesa Sanpaolo Private Banking presenterà soluzioni innovative e complete di wealth management con un focus sul servizio di art advisory, dedicato a chi considera l’arte un’opportunità di crescita diversificata del proprio patrimonio.
Il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, istituito nel 2012 destina 100.000 euro all’acquisizione di opere d’arte che andranno ad arricchire la collezione della Fondazione ospitata nella storica Palazzina degli Orafi e che attualmente si compone di oltre 110 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti. Tutte le opere sono visibili su https://www.fondazionefieramilano.it/it/arte-e-cultura/fondazione-per-l-arte-e-la-cultura.html.
Confermati il Premio Herno, giunto alla nona edizione, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA Studio Legale per Emergent, del valore di 4.000 euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent; la seconda edizione della Fondazione Henraux Sculpture Commission che prevede la commissione di un’opera in marmo; la seconda edizione del Premio Orbital Cultura – Nexi Group unico riconoscimento a miart esclusivamente dedicato alla fotografia, e il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10.000 euro, assegnato a un artista che potrà realizzare la sua opera in Fonderia Artistica Battaglia, con l’assistenza e l’esperienza degli artigiani che vi operano.
Il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti – istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart e ora alla sua quattordicesima edizione – prevede invece l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano; il Premio Massimo Giorgetti, giunto alla sua seconda edizione, nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all’inizio della propria carriera: il riconoscimento assegna un premio del valore di 5.000 euro. Continua inoltre la partnership con il brand di moda MSGM, fondata dallo stesso Giorgetti, che anche nel 2024 commissionerà ad un artista scelto un’opera site-specific per rendere unico e speciale l’ingresso di miart.
Debutta il Premio IKONIC, alla sua prima edizione: del valore di 5.000 euro, verrà assegnato alla miglior presentazione all’interno della sezione curata Portal.
Sempre nell’ambito dei premi, delle acquisizioni e delle commissioni si aggiunge l’inedita collaborazione con SZ Sugar, casa editrice musicale dedicata alla musica colta contemporanea nata nel 1907 con il nome Edizioni Suvini Zerboni e parte del gruppo SugarMusic guidato da Caterina Caselli e Filippo Sugar. In occasione di miart 2024, SZ Sugar darà la possibilità alle gallerie partecipanti di far interpretare ai propri artisti la prima pagina dello spartito di Allez Hop, racconto mimico di Italo Calvino su musica di Luciano Berio. Prima dell’inaugurazione della fiera, una giuria selezionerà la miglior interpretazione artistica, che verrà riprodotta ed esposta in uno stand dedicato.
Il riconoscimento – che prenderà il nome di SZ Sugar miart commission e che si svilupperà nell’arco di tre anni – sottolinea ancora una volta la forte affinità con l’universo musicale che ha caratterizzato le ultime quattro edizioni della fiera d’arte. Questa vicinanza si manifesta già dal titolo di miart 2024, che prende in prestito le parole di un celebre brano di Franco Battiato, per celebrare l’intenzione di estendere ancora di più i propri confini sia a livello temporale sia geografico, verso “mondi lontanissimi”.
Il primo sconfinamento, sia fisico che tematico, è rappresentato da Comete.Avanguardie di un altro sistema solare, progetto a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda che segna la prima collaborazione tra Careof e miart: un programma di screening di opere filmiche d’artista dall’Archivio Video di Careof e dalle gallerie partecipanti a miart presso Anteo Palazzo del Cinema di Milano nei giorni della fiera. La presentazione dei lavori al cinema sarà affiancata dall’incontro con alcune artiste e artisti, per restituire una dimensione curata e puntuale per le opere video, dove il cinema diviene luogo privilegiato per una visione intima delle opere, spazio complementare rispetto a quello di miart.
Altro ideale portale che si aprirà sulla città, è il progetto pensato per miart 2024 dall’artista concettuale statunitense David Horvitz: un intervento site specific a cura di Nicola Ricciardi che si appropria degli spazi di BiM, ambizioso progetto di rigenerazione urbana che sta trasformando un edificio monumentale progettato nel quartiere Bicocca da Vittorio Gregotti, in una work destination all’avanguardia. A metà tra l’installazione e la performance, fra mondo reale e mondo virtuale, il progetto offrirà una riflessione sulla capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali, continuando idealmente il dibattito originato nel 2023 dalla serie di talks miart LIVE at Triennale Milano.
Il legame con la città sarà poi rafforzato dall’8-14 aprile da una nuova edizione della Milano Art Week, la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività.
“Torna anche quest’anno la settimana dedicata all’arte in tutte le sue forme che con un calendario di installazioni, mostre, eventi e incontri accende i riflettori sul settore artistico e i suoi professionisti, con un focus particolare sui talenti emergenti, consolidando nel contempo Milano come la capitale del contemporaneo. L’obiettivo è coinvolgere un pubblico sempre più vasto, composto non solo da esperti del settore, ma anche da cittadini, turisti e appassionati – ha spiegato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Saranno coinvolti anche tutti i nostri musei, in particolare quelli che si occupano di arte moderna e contemporanea, come PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Museo del Novecento, Palazzo Reale, GAM Galleria d’Arte Moderna e MUDEC Museo delle Culture”.
Protagonisti della Milano Art Week 2024 anche le principali mostre della stagione organizzate e ospitate, tra gli altri, da Fondazione Prada, Fondazione Prada Osservatorio, Pirelli HangarBicocca, Triennale Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro, BASE Milano, Fondazione ICA Milano e Fondazione Luigi Rovati.
Da sottolineare inoltre come molti contenuti nati nel contesto di miart siano stati pensati per sconfinare temporalmente nella settimana successiva alla fiera, quella della Milano Design Week, grazie a una prima collaborazione con Fuorisalone.it, che si tradurrà anche in guide e percorsi tematici che coinvolgeranno in primo luogo le gallerie milanesi.
L’estensione e la porosità dei confini di miart è rimarcata dalla campagna visiva 2024, che esplora anch’essa il tema del portale come metafora di un passaggio interstiziale tra realtà diverse. Affidata per il terzo anno a Cabinet, studio multidisciplinare fondato da Rossana Passalacqua e Francesco Valtolina, l’immagine della ventottesima edizione è realizzata in collaborazione con il fotografo statunitense Charlie Engman riconosciuto per il suo lavoro a cavallo tra fotografia e intelligenza artificiale che sfida i limiti dell’immagine tradizionale. Sfumando i confini tra reale e immaginario, Engman crea un universo parallelo in cui il mondo animale sembra aver preso il posto di quello umano, sfidando la percezione dello spettatore invitato ed entrare in un mondo onirico per riflettere sulla natura fluida di realtà e arte.
Tra le molte novità, infine, si segnalano due importanti rinnovi: la partnership con Maison Ruinart, che conferma il suo impegno nel mondo dell’arte e della sostenibilità presentando per questa edizione un inedito progetto artistico all’interno della Vip Lounge Ruinart, e la collaborazione con l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto che rafforzerà il binomio arte e food che aveva già caratterizzato la precedente edizione della fiera. Prosegue anche la collaborazione con il Club degli Orafi che, per il secondo anno, sarà presente con un progetto curatoriale volto a promuovere l’arte orafa e il gioiello d’artista in tutte le sue molteplici sfaccettature.
A crescere attorno a miart è anche il collezionismo e in particolare quello internazionale anche grazie a ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane che supporta la manifestazione nell’incoming di una selezione di collezionisti internazionali.
miart 2024 – Allianz MiCo, Padiglione 3, viale Scarampo, Milano – www.miart.it