Germania, la corte costituzionale: “Stop ai fondi pubblici ai neonazisti”

Germania, la corte costituzionale: "Stop ai fondi pubblici ai neonazisti"

Sentenza storica in Germania. Secondo quanto deciso dalla Corte costituzionale tedesca, il governo federale potrà infatti tagliare i finanziamenti pubblici a “Die Heimat”, minuscolo partito politico tedesco dell’estrema destra filo-nazista fondato nel 1964. Una decisione che scatenato un grande dibattito in Germania sulla possibilità di estendere il taglio dei contributi a un partito ben più popolare, Alternative für Deutschland, in grande ascesa nei sondaggi, (secondo partito al 23% dei consensi, dietro solamente all’Unione Cristiano-Democratica al 32%).

Nelle scorse ore, un milione e mezzo di persone nelle piazze delle principali città del Paese ha chiesto alle autorità di prendere posizione contro l’Afd, una formazione politica accusata dalla sinistra di essere anticostituzionale e un pericolo per la tenuta della democrazia tedesca. Ad approfondire la possibilità di mettere al bando l’AfD è stato, nei mesi scorsi, il German Institute for Human Rights (Gihr), che fa parte della rete europea delle istituzioni nazionali per i diritti umani ed è stato co-fondato dall’Unione europea stessa. Un’ipotesi che avrebbe inevitabilmente gravi ripercussioni visto che parliamo di una formazione che raccoglie oltre il 20% nel Paese ed è in costante crescita.

La decisione della Corte tedesca

La Corte di Karlsruhe, riporta l’agenzia Reuters, ha giustificato la decisione di bloccare i finanziamenti statali e gli sgravi fiscali per sei anni affermando che il Partito Nazionale Democratico (Npd) e il suo successore, Die Heimat, mirano a mettere in pericolo o eliminare il sistema democratico del Paese. “(Die Heimat) ambisce a sostituire il sistema costituzionale esistente con uno Stato autoritario basato su una ‘comunità popolare’ etnica“, ha dichiarato il tribunale, aggiungendo che le politiche del partito non rispettano la dignità umana delle minoranze e dei migranti.

Nel 2017 il tribunale aveva sentenziato che l’Npd assomigliava al partito nazista di Adolf Hitler, pur non vietandolo in quanto troppo debole per minacciare la democrazia del Paese. Il ministro dell’Interno, Nancy Faeser, nel commentare la sentenza, ha dichiarato che la decisione della Corte rappresenta segnale inequivocabole alle forze antidemocratiche presenti in Germania. L’esponente del governo “semaforo” si riferisce, nemmeno troppo implicitamente, alla destra di Afd. “La decisione arriva in un momento in cui l’estremismo di destra rappresenta la più grande minaccia estremista alla nostra democrazia“, ha dichiarato in un comunicato. “Stiamo intraprendendo un’azione decisiva contro tutti coloro che stanno preparando il terreno per la violenza dell’estremismo di destra“.

Il finanziamento pubblico dei partiti

Per Die Heimat la sanzione è in gran parte simbolica in quanto non aveva superato la soglia alle elezioni europee, federali o statali necessaria per ottenere i finanziamenti. Tuttavia, non beneficerà più degli sgravi fiscali che ammonterebbero a circa 200mila euro dal 2020. I partiti politici in Germania possono ricevere sussidi: l’importo dipende in parte dal numero di voti che ricevono nelle elezioni statali, federali ed europee. L’allora Npd ha ricevuto l’ultimo sussidio nel 2020, quando gli sono stati concessi 370.600 euro perché aveva ottenuto il 3,02% dei voti nelle elezioni del 2016 nello stato nordorientale del Meclemburgo-Pomerania. D’ora in poi, e per almeno sei anni, non potrà più ricevere un euro.

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