Ad Amplifon le chiavi dei negozi Oltreoceano

Ad Amplifon le chiavi dei negozi Oltreoceano

Amplifon espande la presenza negli Stati Uniti. La società italiana degli apparecchi per l’udito, infatti, ieri ha completato l’acquisizione del business di uno dei principali franchisee di Miracle-Ear. Il network acquisito, che fa capo a tre diverse aziende (Hearing Pro Inc, Las Davis Enterprises Inc e Miracle-Ear Centers of Arkansas LLC), comprende circa 50 punti vendita localizzati in quattro stati (Arkansas, Kansas, Illinois e Missouri), con un fatturato annuale di circa 20 milioni di dollari e circa 85 dipendenti. Miracle-Ear è il marchio attraverso il quale Amplifon opera nel mercato retail degli Stati Uniti, tramite negozi diretti e in franchising. Il network, con l’ultima acquisizione, raggiunge ora circa 350 punti vendita, che si aggiungono agli oltre 1.200 negozi in franchising.

«Questa acquisizione è un nuovo importante passo nel percorso di ulteriore accelerazione della nostra crescita nel mercato americano, il più importante al mondo», ha commentato Enrico Vita, amministratore delegato di Amplifon. «L’operazione si inserisce perfettamente nel nostro modello di business negli Stati Uniti, caratterizzato dallo sviluppo di una importante rete di negozi diretti che opera in sinergia con il nostro storico e comprovato business in franchising». Gli Usa sono il principale mercato mondiale per la cura dell’udito (si parla di circa 7 miliardi di dollari, pari al 40% del mercato totale). Qui Amplifon, in passato, era presente con una sola rete di negozi in franchising, ma dalla fine del 2020 ha lanciato anche una rete di negozi diretti che, nelle aspettative, dovrebbero avere una produttività complessivamente migliore.

Prendendo a riferimento i conti di Amplifon del 2022, i ricavi nelle Americhe sono arrivati a circa 400 milioni di euro (il 20% del fatturato totale). Un dato in netto progresso rispetto ai 200 milioni registrati nel 2019. La società guidata da Vita opera anche in Canada e in sette paesi dell’America Latina. Proprio in quest’area, lo scorso dicembre, è stata conclusa l’acquisizione di Audical che ha sancito l’ingresso in Uruguay.

Leave a comment

Your email address will not be published.