L’Ucraina colpisce il terminal di gas russo nel Baltico

L'Ucraina colpisce il terminal di gas russo nel Baltico

Kyrylo Budanov, capo dell’Intelligence militare di Kiev, non perde occasione per regalare ai cronisti notizie che uno 007 forse dovrebbe tenere segrete. Ieri ha rivendicato la responsabilità degli attacchi contro un terminal di gas russo sulla costa del Mar Baltico e contro varie installazioni militari nelle regioni di Smolensk, Tula e Oriol. L’incendio al terminal di gas liquefatto gestito da Novatek a Ust-Luga, nel Golfo di Finlandia, vicino San Pietroburgo, è stato provocato dall’impatto di un drone. «Il colpo è stato preciso, e i russi costretti a evacuare i dipendenti». Ust-Luga si trova a 35 km dal confine con l’Estonia e a quasi mille dal confine con l’Ucraina. Nella stessa zona la scorsa settimana si erano già registrati due incidenti contro depositi di greggio rivendicati come attacchi di Kiev. Nel blitz di Tula, a Sud di Mosca, è stato danneggiato un hub dove vengono messi a punto i sistemi missilistici antiaerei Pantsir-S, mentre l’attacco a Smolensk (a ovest) ha investito una fabbrica dell’Aeronautica. Budanov parla di «nuovo stadio della guerra», e nel corso del briefing con i giornalisti rivela che «Putin è gravemente malato di cancro e continua a farsi sostituire dai sosia. Ne ha almeno 20». Poi ha tirato fuori dalla naftalina il defunto Prigozhin, sostenendo di avere prove che sia ancora in vita.

Al netto della propaganda, nella 697ª giornata di combattimenti, 27 persone sono state uccise e 10 ferite a seguito del terribile bombardamento dell’area del mercato nel microdistretto Tekstilshchik di Donetsk. Il capo filorusso Pushilin sostiene che «il mercato è stato attaccato di proposito domenica, perché è più affollato». Kiev parla di «operazione contro obiettivi militari», ma le immagini che stanno circolando in rete mostrano che i missili lanciati hanno colpito proprio un’area a forte densità civile.

Sul terreno le truppe di Mosca hanno catturato il villaggio di Krokhmalne, nella regione di Kharkiv. L’esercito russo sta avanzando lungo la linea Kupyansk-Svatove-Kreminna e mette nel mirino Izium per spostare il proprio baricentro offensivo sempre più a ovest. In risposta il comandante Zaluzhny ha dato ordine di potenziare le difese intorno alle città di Donetsk, Lyman, Avdiivka e Kupiansk, nel Kharkiv. Fortificazioni, che ricordano quelle della linea Surovikin russa, vengono allestite anche lungo i confini con la Russia e la Bielorussia, fino alla frontiera con la Polonia. I sistemi di difesa aerea degli invasori hanno distrutto tre missili dell’aviazione ucraina sul Mar Nero, dove in serata sono aumentate di numero le portaerei. In arrivo anche la fregata Admiral Essen per un possibile attacco su Odessa. Secondo i dati del portale Flightradar24, un aereo militare americano, partito dalla base italiana di Sigonella, ha sorvolato la costa occidentale della Crimea proprio durante il blitz ucraino. A seguito di un bombardamento russo a Krasnohorivka (Donetsk), un civile è rimasto ucciso. Intanto Zelensky, intervistato dalla tv britannica Channel 4, torna a chiedere agli alleati sistemi di difesa aerea: «La Russia ci attacca da casa sua, dalla Crimea e dalla Bielorussia. Senza nuovi aiuti il fuoco incrociato ci metterà in ginocchio». Per il New York Post tuttavia, il rifiuto di Zelensky a tenere colloqui di pace con Mosca ha compromesso le possibilità di attrarre finanziamenti occidentali. E il premier slovacco Fico se ne esce con una frase choc: «L’Ucraina non è uno stato sovrano».

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