Apple Store: ecco come cambierà e perché

Apple Store: ecco come cambierà e perché

I tempi sono ormai maturi dopo l’approvazione del Regolamento approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio lo scorso 14 settembre 2022 e reso operativo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale un mese più tardi (era il 12 ottobre): la Apple dovrà dare la possibilità ai propri utenti di scaricare qualsisasi applicazione che provenga anche da fonti diverse che non sia esclusivamente l’Apple Store come accade da sempre, ossia dal primo iPhone immesso sul mercato nel 2007.

Cos’è il sideloading

Insomma, una vera e propria rivoluzione per la società di Cupertino, California, che si dovrà allineare entro il 7 marzo a quanto già accade altrove con Android, ad esempio, che già da tempo offre il proprio store con le app ma anche il download di qualsiasi altro prodotto che provenga dall’azienda. Questa pratica viene chiamata sideloading, ossia il trasferimento di file multimediali “su un dispositivo mobile tramite Usb, Bluetooth, Wi-Fi o scrivendo su una scheda di memoria per l’inserimento nel dispositivo mobile, ma si applica anche al trasferimento di app da fonti Web non approvate dal fornitore”, spiegano gli esperti. È proprio la parte finale quella che ci interessa e che consentirà un cambiamento epocale perché anche sui dispositivi iPhone, iPad, Mac, Apple Watch si potranno scaricare prodotti che vengono da fonti terze ed esterne.

Cosa cambia

Un bel problema anche per il fatturato di Cupertono che soltanto con lo Store ha prodotto ricavi che, in diciassette anni, hanno superato i 1.100 miliardi di dollari e prodotto 1,8 milioni di app diverse. La multinazionale l’ha sempre sul piano della privacy: meglio i nostri prodotti perché provengono da una fonte sicura e a prova di bomba, in caso contrario il rischio è per la privacy e la sicurezza tant’é vero che in tempi non sospetti, dopo l’approvazione del Regolamento Ue, la Apple aveva sottolineato che si “distrugge la sicurezza dell’iPhone e molte iniziative per la protezione della privacy che abbiamo creato all’interno dell’App Store”.

La legge sui Mercati Digitali (Digital Markets Act) è un pacchetto che regolamenta i servizi digitali inclusi quelli sui mercati digitali dove rientra quanto scritto finora. La Commissione Europea ha nominato sei grandi società “gatekeeper” tecnologiche, alle quali viene impartito l’ordine di garantire la supervisione e le pratiche sulla privacy dei dati facendo attenzione che il mercato europeo si attenga alle regole. “È loro vietato intraprendere pratiche anticoncorrenziali e non possono dimostrare di preferire prodotti o servizi propri o dei partner”: tradotto in parole povere, anche Cupertino dovrà aprirsi al sideloading.

Le decisioni di Apple

Dal quartier generale in California circolano le prime indiscrezionI: sembra che l’App Store sarà cambiato soltanto per l’Ue mentre potrebbe rimanere così come lo conosciamo per il resto del mondo. Ma quando sarà possibile per i cittadini europei il download dei nuovi prodotti? L’introduzione dovrebbe avvenire con i prossimi aggiornamenti di iOS 17 che, per la prima volta in assoluto, darà la possibilità di fare il download anche da un sito dello sviluppatore esterno a Apple.

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