Norman Jewison, l’acclamato e versatile regista canadese i cui film spaziavano dalle commedie di Doris Day e Stregata dalla luna ai drammi sociali come il film Oscar: La calda notte dell’ispettore Tibbs, è morto all’età di 97 anni nella sua casa di Toronto. Se n’è andato “serenamente” secondo le parole di Jeff Sanderson che ha comunicato la scomparsa riportando il volere della famiglia.
La sua carriera
Il regista era nato a Toronto il il 21 luglio 1926 e aveva iniziato a recitare all’età di 6 anni, esibendosi davanti ai raduni delle logge massoniche. Dopo essersi laureato al Victoria College nel 1950, aveva deciso di trasferirsi a Londra affascinato dal mondo della televisione. Per due anni lavorò nella rete televisiva Bbc, imparando i rudimenti del mestiere. che mise in campo quando, tornato nella sua città natale, entrò a far parte dell’emittente canadese Cbc dal 1953 al 1958, per poi dirigere e produrre a New York vari spettacoli musicali, tra cui alcune puntate di The Judy Garland show (1962-63).
Nel 1962 fece il suo debutto alla regia nel film Disney: 20 chili di guai… e una tonnellata di gioia, a cui seguirono altre commedie di cui due interpretate da Doris Day : Quel certo non so che (1963) e Non mandarmi fiori (1964). In contrapposizione ai suoi primi lavori il regista molto presto, mise in mostra la sua estrema versatilità quando nel 1965 si afferma come cineasta innovativo con il quinto film Cincinnati Kid (1965), dove analizza metaforicamente le dinamiche sociali e la loro conflittualità, presentando le partite di poker tra il giovane sfidante (Steve McQueen) e l’anziano e ormai affermato avversario (Edward G. Robinson) come fossero autentici duelli.
Il suo lavoro sui problemi razziali
L’anno dopo nel 1966 girò Arrivano i russi, arrivano i russi, il primo film di cui oltre ad essere regista fu anche produttore, con cui arrivò la prima nomination all’Oscar come miglior film. Da quel momento fu come se il suo intero lavoro si concentrò sui problemi di razzismo, che diventò una costante nelle pellicole che girava. La radice di questo va ricercata quando Jewison stava terminando il suo servizio militare nella marina canadese durante la seconda guerra mondiale. “Ogni volta che un film tratta di razzismo, molti americani si sentono a disagio – scrisse più tardi nella sua biografia This Terrible Business Has Been Good to Me – Dobbiamo affrontare i pregiudizi e le ingiustizie, altrimenti non capiremo mai cosa è il bene e il male, il giusto e lo sbagliato; dobbiamo sentire come si sente “l’altro“.
Iniziò con una sorta di trilogia sull’intolleranza verso gli afroamericani negli Stati Uniti con il poliziesco antirazzista, basato sul personaggio di un detective afroamericano interpretato da Sidney Poitier nè: La calda notte dell’ispettore Tibbs (1967), per il quale ottenne una nomination all’Oscar per la regia. Seguirono anni dopo: Storia di un soldato (1984), nuovamente candidato all’Oscar come miglior film; e Hurricane – Il grido dell’innocenza (1999), che trasforma la vicenda del pugile Rubin Carter interpretato da Denzel Washington, in un atto d’accusa verso il sistema poliziesco e giudiziario statunitense.
Le candidature agli Oscar
Il regista ricevette altre due nomination agli Oscar, per Il violinista sul tetto e Stregata dalla luna, l’amata commedia romantica per la quale Cher vinse l’Oscar come migliore attrice. All’inizio degli anni ’90, Jewison avrebbe dovuto dirigere una biografia di Malcolm X, ma si ritirò tra le proteste di Spike Lee e altri, secondo cui un regista bianco non avrebbe dovuto fare il film. Sono cinque i suoi film che hanno ricevuto le nomination agli Oscar: Nel calore della notte, Arrivano i russi, arrivano i russi, Il violinista sul tetto, Stregata dalla luna e Storia di un soldato. Il regista ha anche firmato, nel 1973, la trasposizione cimematografica del musical Jesus Christ Superstar.
La vita privata
Jewinson era sposato con Margaret Ann Dixon (soprannominata Dixie) da cui ha avuto tre figli: Kevin e Michael e la figlia Jennifer Ann, che è diventata un’attrice ed è apparsa nei film di Jewison Agnese di Dio e Best Friends. I due sono stati sposati per 51 anni fino alla morte di Dixie nel 2004. Nel 2010 il regista ha sposato Lynne St. David. Oltre agli Oscar, molti sono stati i riconoscimenti soprattutto in Canada, Paese che è rimasto sempre nel suo cuore, come il Governor General’s Performing Arts Award. Quando non era impegnato sul set viveva in una grande fattoria vicina a Toronto dove allevava cavalli e bovini e produceva sciroppo d’acero. Si deve a lui la fondazione del Canadian Film Centre nel 1988.