Scomparso da venti giorni, spunta il cadavere sotto il letto: la scoperta choc

Anche le donne uccidono (e in famiglia)

Terrore in una casa a Pavullo, a pochi chilometri da Modena dove è stato ritrovato un cadavere avvolto in una coperta ed in avanzato stato di deterioramento nascosto sotto il letto. La terribile scoperta è avvenuta in una palazzina in via Giardini Nord. Dopo la segnalazione la tranquillità del paesino è stata rotta dal silenzio di decine di automobili della polizia, arrivate tempestivamente nel luogo del ritrovamento. L’ipotesi più accreditata dalle forze dell’ordine e dagli investigatori è l’omicidio, ma al momento non si escludono altre piste.

Il ritrovamento

Il corpo è di Giovanni Iacconi, 54enne originario di Fiorano. L’uomo era scomparso nei primi giorni di gennaio. In prima battuta i famigliari e gli amici di Iacconi avevano ipotizzato un allontanamento volontario. Il corpo del signor Giovanni – che lavorava come allestitore in una ceramica di Sassuolo – è stato rinvenuto dal fratello, entrato nello spazio della casa che dividevano per far arieggiare. Poi, arrivato in una delle camere da letto, il ritrovamento. Sembra che il corpo, ancora vestito in modo perfetto, fosse in uno stato avanzato di decomposizione. Pertanto, si presume che la morte del 54enne sia avvenuta circa venti giorni fa o comunque nei primi giorni della sua scomparsa. Eventuali lesioni traumatiche sul cadavere potranno essere confermate solo durante l’esame autoptico, molto complesso per via delle sue condizioni. Non sembrava esserci disordine nell’abitazione: nessun segno evidente di colluttazione. Il fratello della vittima, che è anche autotrasportatore, è profondamente sconvolto come tutta la famiglia di Giovanni.

Le parole dell’avvocato

Entrambi i fratelli risiedevano da tempo a Spezzano di Fiorano. “Stava per uscire quando si è accorto di una coperta che avvolgeva qualcosa di sospetto sotto al letto, così mi ha chiamato e ha allertato i carabinieri“, afferma Mauro Molesini, legale e amico della famiglia Iacconi. Inizialmente, si pensava a un allontanamento volontario, ma il 8 gennaio, quando Giovanni non è tornato al lavoro, hanno iniziato a sospettare qualcosa di insolito, portando i familiari a presentare una denuncia di scomparsa. “Non c’era nulla che facesse presagire qualcosa di così tragico, ma è l’autopsia che confermerà l’identità della vittima. Il fratello – conclude Molesini – si è rivolto immediatamente a me poiché sono il suo rappresentante legale, ma sono anche un suo amico ed era profondamente scosso“.

Leave a comment

Your email address will not be published.