È stato confermato il blocco amministrativo in porto per la nave spagnola della Ong Open Arms, ferma a Crotone dopo lo sbarco di poco meno di 60 migranti recuperati con diverse operazioni in mare. L’accusa, secondo la Questura, la Capitaneria di Porto e la Guardia di Finanza che hanno firmato il provvedimento, è quella “di aver ostacolato un’operazione di salvataggio di migranti in mare condotta dalla Guardia costiera libica“.
In particolare, scrivono le autorità, il 18 gennaio 2024 l’imbarcazione della Ong spagnola non avrebbe “rispettato le indicazioni fornite dal competente centro per il soccorso marittimo“, che in questo caso era Roma. “Mentre il pattugliatore libico ‘Gharyam’ stava effettuando il soccorso di un barchino“, infatti, Open Arms non si sarebbe allontanata dalla “zona delle operazioni, ostacolando le stesse“. Tutto questo, si sottolinea nel verbale, nonostante “la vedetta libica ordinava di tenersi a distanza per non creare intralcio alle operazioni di salvataggio“. La Guardia costiera libica ha inviato il suo report alle autorità italiane, sottolineando che la vicinanza della nave spagnola avrebbe creato “confusione tra i migranti e il personale di bordo“, portando “alcuni dei migranti a gettarsi in acqua“.
Ovviamente, Open Arms respinge questa ricostruzione dei fatti e parla di “provvedimento incomprensibile che, ancora una volta, ferma il lavoro umanitario di soccorso in mare“. Secondo Open Arms, l’equipaggio avrebbe ottemperato a tutte le indicazioni fornite dal MRCC di Roma anche per il caso della barca intercettata dai libici ma al termine di un interrogatorio durato ore all’equipaggio, la Guardia Costiera di Crotone ha confermato il fermo. “Siamo di fronte a un provvedimento inaudito e incomprensibile, se si fanno delle accuse, si devono mostrare anche le prove. Purtroppo le persone a bordo di questa quarta imbarcazione, sono state intercettate e respinte senza che noi potessimo fare assolutamente nulla“, è l’accusa di Oscar Camps di Open Arms.
Non stupisce che accanto alla Ong si sia schierato Nicola Fratoianni, che contro ogni norma sostiene l’azione della nave spagnola. “Ci vuole davvero tanto coraggio e tanta faccia tosta nel punire l’ong Open Arms contestandole di aver ostacolato le operazioni di salvataggio da parte della cosiddetta Guardia Costiera libica. Se lo hanno fatto andrebbero ringraziati per aver cercato di impedire un’operazione di cattura e l’ennesimo respingimento illegale“, ha dichiarato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.