Kia Niro è il crossover nativo elettrificato della casa coreana. Lanciato a partire dal 2016, è arrivato al secondo capitolo con un sostanziale aggiornamento estetico, molta più tecnologia a bordo e un comfort pari (se non superiore) a quello di molte berline premium tedesche. Spazio da vendere per tutti i passeggeri e anche nel bagagliaio, sfruttando a pieno una tecnologica piattaforma nativa elettrica e delle forme esterne che si pongono a metà strada tra il mondo dei Suv e dei crossover. Prezzi a partire da 40.950 euro esclusi incentivi.
Design e Dimensioni
Il design esterno di Niro Elettrica cattura l’attenzione con una griglia anteriore piena ad effetto tridimensionale, linee eleganti e ricercate, oltre a dettagli ai fini aerodinamici che ottimizzano l’efficienza. In tale ottica, è realizzata la feritoia che si cela sotto al terzo montante, per incanalare i flussi della fiancata verso il posteriore e ridurre le turbolenze, unito anche ad un piccolo spoiler integrato. Specifico anche il design dei cerchi in lega aerodinamici da 17”, eleganti e sportivi, che schermano il vano ruota per elevare l’efficienza e, quindi l’autonomia. Il frontale è carismatico, con la nuova firma luminosa a led seghettata, che abbraccia il gruppo ottico completamente led, con fascio adattivo. La zona inferiore della carrozzeria è caratterizzata da una modanatura nera lucida che protegge idealmente da sporco e spiacevoli segni.
A livello di dimensioni cresce leggermente rispetto al modello uscente, di quasi sette centimetri arrivando a ben 4,42 m di lunghezza. Pieno segmento C, per poter essere relativamente compatta ma sufficientemente spaziosa per la vita di tutti i giorni o per la famiglia. Il peso in ordine di marcia della versione elettrica si attesta su 1.757 kg, un peso abbastanza contenuto considerando le dimensioni e l’alimentazione. Apprezzabile il bagagliaio, a partire da 474 litri fino ad un massimo di 1.392 litri, abbattendo la seconda fila di sedili.
Interni e tecnologia
Gli interni sono altrettanto appaganti e curati nei dettagli, con materiali di buona qualità e un design ergonomico, pensato per massimizzare lo spazio e rendere accessibili tutte le principali funzioni. Gli spazi sono ben organizzati, garantendo comfort sia per il conducente che per i passeggeri, grazie anche ad un ampio tunnel centrale tra i sedili anteriori: è modulabile e ospita diversi litri di capacità, così come le tasche nelle portiere. Anche nel retro, l’assenza dell’ingombro centrale consente di spostarsi agilmente da un lato all’altro, senza impedimento: lo schienale è regolabile e offre una seduta decisamente comoda. I sedili anteriori sono regolabili elettricamente, ma anche riscaldabili, così come il volante. Anche nel retro non mancano le bocchette d’aerazione o le prese USB-C, collocate direttamente sul fianco dei sedili anteriori. Sullo schienale di questi, è presente anche un particolare appendi abiti, direttamente ricavato dalla struttura del poggiatesta, molto comodo e intelligente.
La plancia è semplice e ordinata, dal design convincente. Due i display da 10,25 pollici ciascuno e dalla buona risoluzione. La strumentazione è facilmente leggibile, dal design futuristico, sebbene non si possa configurare a piacimento. Lo schermo centrale è touch, abbastanza rapido e completo di tutte le funzioni, anche se non risulta ancora disponibile la compatibilità con Apple CarPlay o Android Auto Wireless, solamente tramite cavo USB classico. Presente anche la ricarica ad induzione per il telefono. I sistemi ADAS risultano poi completi fino al secondo livello di assistenza, permettendo alla vettura di muoversi autonomamente in autostrada per una manciata di secondi, prima di dover riposizionare le mani sul volante. Da lode poi la tecnologia V2L (Vehicle-to-Load) che consente, tramite l’apposito adattatore, di alimentare o ricaricare apparecchi esterni (telefoni, tablet, monopattini o bici elettriche, piccole aspirapolveri, elettrodomestici da campeggio, ecc) attraverso la batteria del veicolo.
Prova su Strada
Già apprezzata la piattaforma con la motorizzazione ibrida, non possiamo che ripeterci anche per questa veste elettrica. Anzi, grazie ad una taratura specifica dell’assetto e (forse) ad un maggior peso, l’auto risulta più confortevole, morbida e piacevole da guidare. Ottima l’insonorizzazione così come la gestione delle vibrazioni dell’asfalto, che passano indisturbate sotto alle ruote. Ci si muove con grande disinvoltura, soprattutto in città, dove la propulsione elettrica assicura scatti fulminei e fluidi, dando la percezione di condurre una vettura più leggera e agile del previsto. Lo sterzo è forse fin troppo leggero, ma piacevole da utilizzare, soprattutto nel traffico e in fase di manovra.
La batteria da 64,8 KWh lordi alimenta il motore elettrico da 204 CV e 255 Nm di coppia collocato sull’asse anteriore, capace di assicurare prestazioni interessanti: lo 0-100 km/h è concluso in meno di 8 secondi e la velocità massima è limitata a 160 km/h. Sebbene non abbia un’erogazione “esplosiva” in puro stile elettrico, assicura ugualmente una progressione decisa e continua, che può sicuramente sorprendere il conducente e gli occupanti. Si può inoltre regolare la frenata rigenerativa su tre diversi livelli, utilizzando i paddle posti dietro al volante. Si può anche inserire una modalità di frenata intelligente, che potenza la rigenerazione, ottimizzando i consumi e consentendo la guida ad un solo pedale.
Autonomia e Ricarica
Uno dei punti di forza di Kia Niro EV è sicuramente l’autonomia. Grazie a una batteria da 64,8 kWh, la vettura può percorrere fino a 460 km con una singola carica (dato dichiarato). Durante il nostro test di oltre 500 km, il consumo medio registrato – con un percorso principalmente urbano e con temperatura esterna di circa 8 gradi – è stato di 13,8 kWh/100 km. Il che porta l’autonomia teorica a 434 km, praticamente la stessa distanza che siamo effettivamente riusciti a percorrere fino al 6% di batteria residua. Lato ricarica, però, Niro EV non eccelle, potendo vantare una ricarica massima in corrente alternata fino a 11 kW e in corrente continua fino a soli 77 kW, un valore fin troppo contenuto per le tecnologie oggi disponibili. Si tratta della stessa soglia presente sul primo modello, dimostrando come non si sia scelto di aggiornare tale aspetto dell’architettura. È richiesto perciò un tempo di ricarica medio (in corrente continua) superiore ai 45 minuti, per passare dal 10% all’80%.
Prezzi e incentivi
I prezzi della Kia Niro Elettrica possono variare a seconda della configurazione e degli optional scelti. Tuttavia, considerando lo spazio, la tecnologia, le prestazioni e l’autonomia offerta, la vettura offre un rapporto qualità-prezzo interessante. Il listino attacca da una base di poco superiore a 40 mila euro per l’allestimento Business Special Edition – l’unico in grado di beneficiare degli incentivi – mentre per la versione Evolution da noi provata, il listino sale fino a 52.700 euro.