Aveva a quanto pare sfondato uno dei finestrini di una Jaguar in sosta, prelevando il denaro contante e i capi d’abbigliamento presenti all’interno dell’abitacolo. E, dopo essersi reso conto dell’arrivo delle forze dell’ordine, si sarebbe scagliato contro una poliziotta intervenuta sul posto, prendendola a calci e pugni. Protagonista della vicenda che arriva da Firenze è un giovane nordafricano di 26 anni, finito in manette con l’accusa di rapina impropria. Stando a quanto riporta oggi il quotidiano Il Tirreno, tutto è iniziato nelle scorse ore, quando i residenti di un condominio del quartiere di Porta al Prato avrebbero richiesto l’intervento degli operatori dopo aver udito una serie di rumori sospetti provenienti dal cortile condominiale.
Il 26enne si sarebbe introdotto nell’area esterna dello stabile e avrebbe in particolare preso di mira l’auto di lusso che si trovava nel parcheggio: avrebbe mandato in frantumi il finestrino posteriore, danneggiando la vettura, ed avrebbe arraffato tutti i beni di valore che si trovavano all’interno del mezzo. Un’azione, la sua, che non è come detto passata inosservata, considerando la segnalazione alla polizia inoltrata da alcuni condomini. In zona è quindi stata inviata una volante e quando il magrebino ha notato gli agenti dirigersi verso di lui, avrebbe dato in escandescenze: avrebbe scavalcato il cancello dell’edificio e avrebbe così aggredito una poliziotta, spingendola e colpendola con pugni e calci. La giovane in uniforme è finita a terra insieme all’aggressore, ma non si è data per vinta: in pochi attimi si sono precipitati in suo aiuto anche l’altro poliziotto e una guardia giurata che, passando di lì, aveva assistito alla scena.
Una volta riportata la situazione alla calma, è stata anche recuperata la refurtiva portata via dalla Jaguar: il bottino consisteva in un giubbotto, un paio di guanti e 20 euro in contanti. I due agenti sono rimasti lievemente contusi, mentre gli oggetti in questione sono stati subito restituiti al legittimo proprietario. Per il giovane straniero si sono a quel punto aperte le porte del carcere di Sollicciano, a seguito di una misura di custodia cautelare con l’accusa di essere anche l’autore di un’altra spaccata ai danni di un bar di via Alamanni avvenuta il 5 gennaio scorso. Stando a quanto emerso successivamente, il ventiseienne magrebino era già stato arrestato dalle volanti lo scorso novembre, come principale indiziato per una terza spaccata che si sarebbe concretizzata ai danni di un’enoteca di San Frediano. E a breve potrebbero dunque esserci ulteriori sviluppi.