Fleximan idolo del web. Ma il procuratore: “È apologia di reato”

Fleximan idolo del web. Ma il procuratore: "È apologia di reato"

Dopo le sue scorribande è diventato famoso da nord a sud d’Italia e il popolo dei social sta dalla sua parte: stiamo parlando di Fleximan, lo sconosciuto autore dell’abbattimento di numerosi autovelox (ha da poco messo fuori uso il dodicesimo) che opera prevalentemente al Nord, soprattutto in Piemonte e Veneto da dove sono arrivate le segnalazioni più numerose. La tecnica è sempre la stessa: un colpo netto alla base delle installazioni dei misuratori di velocità che cadono per terra come birilli e gli automobilisti liberi di mettere il piede sull’acceleratore senza incorrere in multe.

Cos’è l’apologia di reato

Quanto sta facendo Fleximan (potrebbe essere anche più di una persona) non è certamente motivo di vanto, anzi: il rischio è che possa configurarsi l’apologia di reato, ossia la “condotta consistente nella difesa o nell’esaltazione di fatti o comportamenti illeciti o comunque contraria alle leggi, che si differenzia dall’istigazione per una minore capacità di influenzare i soggetti cui è rivolta”, si legge sul Dizionario Giuridico.

Le parole del procuratore

A parlare di questo tipo di reato è il procuratore di Treviso, Marco Martani, che sulle pagine del Corriere ha dato il suo pensiero sulla vicenda. “Potrebbe configurarsi l’apologia di reato. Dovrei verificarla bene, è una fattispecie vincolata da determinati presupposti di legge, ma questo è danneggiamento di un bene esposto alla pubblica fede e destinato a pubblico servizio”. Come detto, per la maggior parte del pubblico di Internet è una sorta di eroe moderno che viene a “vendicare” quanto la legge italiana stabilisce (ossia nulla di illecito) e in questa fattispecie consiste l’apologia, ossia la difesa pubblica (addirittura celebrazioni) di chi si macchia di comportamenti illeciti, contrari alla legge.

Le reazioni social

Insomma, dovrebbero prestare maggiore attenzione coloro i quali scrivono parole d’elogio, e di istigazione a continuare per la strada intrapresa a Fleximan per non incorrere in eventuali denunce. Alcuni messaggi sono ironici, come quello di Devis che su Facebook scrive che bisognerebbe pagargli “almeno il carburante per gli spostamenti visto che fa un servizio per tutti”: altri messaggi, invece, incitano maggiormente all’abbattimento degli autovelox ma non soltanto dei pali che li sostengono ma soprattutto delle telecamere che costano importanti soldi alle casse dei vari Comuni. Da “grande stima” a “non mollare“, sono decine gli utenti web che non si nascono e sono felici per questi inattesi “servizi” del nuovo anno.

Addirittura, c’è chi lo vorrebbe nella propria Regione di residenza per togliere di mezzo gli autovelox più fastidiosi che magari si trovano nei pressi dell’abitazione o nelle strade più battute quotidianamente. “Vieni in Toscana“, è uno dei commenti che ha ricevuto maggiori like su Facebook. Fortunatamente, però, c’è anche chi riesce a usare il buonsenso capendo che non è questa la via d’uscita per infrangere la legge e non pagare più le multe. “Quanto piangerà quando lo beccheranno”, afferma Cristian. “Con tutto il rispetto, quando li rimetteranno pagheremo noi”, annota un altro utente con lo sguardo lungo. “Apprezzare il vandalismo è incivile. È una scusa la ‘cassa’. È voler fare i comodi propri correndo, e correndo si fanno vittime”, sottolinea Dino, per nulla felice della situazione in cui si è cacciato Fleximen e in totale disaccordo con la maggioranza degli internauti.

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