Schlein vuole candidarsi nonostante i “niet” del Pd

Ecco perché il Pd perde, le sparate di Rosy Bindi e Maignan: quindi, oggi...

«Sapete perché non ero qui ieri? Perché sono andata al cinema». I deputati Pd si guardano a occhi sbarrati, la capogruppo Chiara Braga impallidisce, tra i cronisti scoppiano risatine irrefrenabili.

La segretaria Pd arriva a Gubbio a fine giornata, sale sul podio del seminario dei suoi parlamentari all’Hotel Cappuccini e confida candida che preferisce andare a vedere film che passare del tempo con loro. Un ceffone in piena faccia, e tutti si chiedono: volontario o inconsapevole? Lo staff schleiniano cerca di troncare e sopire («Ha detto mille cose sui contenuti e voi vi fissate su una battuta») ma è troppo tardi. E i più pessimisti non hanno dubbi: «Non è capace di far politica nè di comunicare», ragiona un dirigente Pd, «ma non è ingenua come si dipinge: ha voluto far capire che finché sta lì farà come le pare, indipendentemente da noi». A cominciare dalle Europee: tre quarti di Pd le dice di lasciar perdere, ma lei si candiderà. Forte della sponda trovata a Palazzo Chigi: Giorgia Meloni si sceglie come antagonista Elly, che è la perfetta incarnazione della più velleitaria gauche-caviar, destinata a non prendere un voto al centro. Così la premier dà via libera al faccia a faccia tv con Schlein proprio nel momento di massima turbolenza interna al Pd, e Elly accetta che sia Meloni a scegliere armi e campo del duello (ovviamente Bruno Vespa e la Rai) pur di avere il suo imprimatur. Anche contro il proprio partito. Che non sa come reagire, e resta lì a difendersi inutilmente dalla frivola accusa di aver organizzato una riunione in hotel con Spa (e convenzione da stagione morta), mormorando contro la segretaria: «Sapeva benissimo di Gubbio, ma ha fatto finta di cadere dalle nuvole quando sono iniziate le polemiche».

«Ma poi qualcuno l’ha vista, ‘sta famosa piscina?», chiede il lombardo Vinicio Peluffo. «No, ma un giornalista mi ha detto che ci ha fatto il bagno», risponde Federico Fornaro. Elly dal palco fa la spiritosa: «Ci sarà pure la Spa, ma nessuno di noi ha portato il costume. E neanche la pistola». Confida Gianni Cuperlo: «L’unico benefit che avevamo a disposizione era il biliardo. Ma quello c’era anche a Botteghe Oscure: peccato fosse l’unico tavolo da biliardo al mondo in discesa». Mentre il torpedone dei deputati riparte per Roma, Emma Bonino lancia l’idea di una lista pro Stati Uniti d’Europa che raccolga chi non vuol seguire il Pd. Sì dei renziani, si attendono notizie da Azione.

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