La debolezza delle istituzioni europee, in nome di una inclusività che tende alla sostituzione, sta lasciando campo libero a una sempre più rapida islamizzazione del Continente. Il teorema di sinistra secondo il quale la cultura millenaria dei singoli Paesi debba abdicare per non discriminare chi arriva da fuori si sta dimostrando sempre di più un’ideologia pericolosa, che rischia di mettere in pericolo i fondamenti democratici e civili delle nostre società. Lo dimostra il caso emblematico di una scuola comprensiva di Neuss, in Germania, dove un gruppo di studenti tra i 17 e i 19 si sono costituiti come una sorta di “polizia della Sharia” seminando il terrore nella scuola.
Lo riporta il sito tedesco Focus, spiegando che i giovani studenti della scuola superiore hanno cercato di imporre e far rispettare i dettami della legge islamica, sopprimendo i concetti democratici. Secondo quanto si apprende, hanno imposto una separazione per sessi delle classi, dove gli studenti sono stati fatti sedere nei banchi davanti e le studentesse in quelli retrostanti, con l’obbligo per quelle musulmane di non guardare mai in faccia il docente. Hanno fatto pressione sui compagni musulmani per indurli a seguire le rigide regole dell’Islam per emulare l’esempio di Maometto. Qualcuno ha accettato, per evitare problemi, altri si sono rifiutati e sono stati accusati di essere cattivi musulmani, invocando per loro le punizioni della Sharia, tra le quali la lapidazione. Tra le richieste del gruppo anche una zona dedicata per la preghiera e l’obbligo per gli studenti musulmani di uscire prima da scuola il venerdì per ottemperare agli obblighi dell’Islam.
La scuola ha immediatamente inviato la segnalazione alla polizia per il configurarsi di attività estremiste all’interno della scuola e, dopo le indagini, i giovani sono stati individuati come appartenenti a un gruppo di salafiti che opera in città, che si riunisce e obbedisce solamente alle regole del Corano e della Sunna. “La situazione è chiara: l’islamizzazione dell’Europa cresce, con modalità spesso in totale contrasto con i nostri valori e con i diritti delle donne“, ha dichiarato Silvia Sardone, eurodeputato della Lega, sottolineando come l’Islamismo e l’estremismo si stiano pericolosamente diffondendo, “contando sulla debolezza delle istituzioni, a partire dall’Unione Europea secondo cui il problema in Europa è l’islamofobia e non il terrorismo islamico o la condizione delle donne musulmane oppresse“. Il caso tedesco è emblematico e nulla esclude che possano ripetersi episodi simili anche in altri Paesi e con sempre maggiore frequenza. “Cedendo sui nostri valori, sulle nostre regole e sulle nostre tradizioni si rischia di dare sempre più spazio a chi vuole imporre regole religiose e privazioni della libertà persino in Europa“, ha concluso Sardone.