“È una consacrazione”. Venezi smonta i retroscena sulla gag della Raffaele

"È una consacrazione". Venezi smonta i retroscena sulla gag della Raffaele

Non abboccate alla disinformazione“. Beatrice Venezi silenzia il chiacchiericcio alimentato dalla sinistra attorno a una gag di Virginia Raffaele, che su Rai 1 la aveva imitata con una buona dose di irriverenza (come in ogni imitazione che si rispetti). Tra i progressisti s’era diffusa la fake news che il direttore d’orchestra consigliere per la musica del ministero della Cultura non avesse affatto gradito la parodia; secondo Repubblica, il ministro Sangiuliano avrebbe addirittura protestato per questo in Rai (indiscrezione poi smentita dall’azienda di Viale Mazzini). Ebbene, dopo una nuova imitazione proposta ieri sera dalla Raffaele in tv, è stata proprio Venezi a chiudere il caso.

L’imitazione è una forma di consacrazione, quindi grazie a Virginia Raffaele. Se poi piace o no lo decide il pubblico. Per il resto, non abboccate alla disinformazione“, ha scritto la popolare pianista e direttore d’orchestra sulla piattaforma X. Ieri sera, in prime time su Rai1, l’attrice comica romana era tornata a interpretare a modo suo la Venezi, tra battute e ironie che avevano riguardato anche il ministro Sangiuliano. Ebbene, nei giorni scorsi Repubblica aveva sostenuto che l’esponente di governo si fosse lamentato con i responsabili Rai per l’esibizione satirica e subito la sinistra era salita sulle barricate per aizzare l’ennesima polemica da strapazzo. Per stroncare quelle voci era intervenuta quindi l’azienda di Viale Mazzini: “Nessuna pressione è stata fatta dal ministro“.

Così, oggi, oltre a prendere sul ridere l’interpretazione parodistica, Venezi ha anche messo in guardia il pubblico sulla “disinformazione“, con implicito riferimento proprio a quelle voci poi smentite. Sulla piattaforma X, il direttore d’orchestra ha anche replicato seccamente a chi le rimproverava di aver tardato dall’intervenire sul presunto caso dell’imitazione in Rai. “In effetti è un peccato che fossi troppo presa dal mio lavoro da fare qui a Palermo, tra prove e concerti, e non abbia avuto abbastanza tempo per commentare questioni di rilevanza nazionale come questa“, ha commentato la musicista, ridimensionando l’intera vicenda.

Di recente, Venezi si era trovata a dover zittire con la propria arte anche alcuni contestatori (un gruppetto abbastanza sparuto, per la verità) che in Francia l’avevano contestata prima che iniziasse un concerto. “Niente fascisti all’opera“, avevano strillato gli odiatori dal loggione. Il direttore d’orchestra non si era scomposta e aveva dato il via alla musica.

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