L’Europa smentisce ancora una volta la sinistra e il suo approccio oltranzista sul tetto al contante. Il nuovo pacchetto antiriciclaggio Ue, sul quale ieri c’è stato un primo “accordo provvisorio” tra Consiglio e Parlamento, ridisegna il perimetro dell’utilizzo del cash negli Stati membri. E al contempo fissa nuovi paletti. Ora, secondo quanto disposto, il tetto massimo a livello europeo per i pagamenti in contanti è stato fissato a 10mila euro. Ciascun Paese membro, poi, potrà scegliere di imporre un limite inferiore, se lo ritenesse necessario.
Da qui, il primo schiaffone alla sinistra nostrana, che recentemente si era stracciata le vesti dopo che il governo Meloni – con la legge di Bilancio 2023 – aveva alzato il tetto per l’utilizzo del cash a 5mila euro. I progressisti avevano gridato allo scandalo, accusando l’esecutivo di facilitare l’evasione. Ora l’Ue smentisce direttamente quelle elucubrazioni infondate, stabilendo un limite massimo che addirittura raddoppia la cifra italiana. Allo stesso tempo, le istituzioni europee prevedono che le entità responsabili di transazione di denaro (come istituti finanziari, banche, agenzie immobiliari, servizi di gestione patrimoniale) effettuino controlli obbligatori sulle transazioni in contanti tra i 3mila e i 10mila euro, con l’identificazione del disponente. Maggiore attenzione sulla titolarità effettiva verrà individuata riferendosi a persone che controllano o godono effettivamente dei benefici della proprietà di un’entità giuridica (come una società, una fondazione o un trust), anche se il titolo o la proprietà sono intestati a un altro nome.
In Italia, le reazioni alla norma sono positive da parte del centrodestra, che nelle nuove disposizioni europee vede una conferma ai propri orientamenti sul tema. “L’accordo raggiunto da Parlamento Europeo e Consiglio sul pacchetto di norme antiriciclaggio, mostra ancora una volta come gli allarmi sbandierati dalla sinistra si rivelino falsi e non basati su fatti“, ha commentato il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio. La nuova normativa – ha osservato il parlamentare – “fissa infatti il tetto ai pagamenti in contanti a 10 mila euro, come più volte proposto da Fratelli d’Italia nella passata legislatura. Sempre grazie al Governo Meloni, nella legge di Bilancio 2023, il tetto è stato alzato a 5mila euro. Una decisione che ha scatenato la sinistra che ha accusato, a più riprese, il Governo di voler facilitare l’evasione. Questa decisione dell’Ue dimostra, come detto più volte anche dal presidente Meloni, che non c’è correlazione tra evasione e circolazione del contante“.
Nell’ambito delle norme anti-riciclaggio, l’Europa ha anche predisposto una stretta sul mercato del lusso, annoverando tra i soggetti con obblighi di rendicontazione anche i commercianti di beni di lusso (metalli preziosi, pietre preziose, gioiellieri, orologiai e orafi), i commercianti di automobili, aerei e yacht di lusso e di beni culturali a cominciare dalle opere d’arte. Novità in arrivo anche per il calcio professionistico e i suoi facoltosi agenti, con occhi puntati ai potenziali rischi nel sistema di plusvalenze e compensazioni. Ma se in questi casi si parla effettivamente di cifre da capogiro, non si poteva dire altrettanto sul tetto al cash per il quale la sinistra di casa nostra aveva sempre immaginato restrizioni e colpi di scure. Diversamente, il centrodestra aveva sempre avuto un approccio differente e dalla Lega era arrivata una proposta proprio per alzare il limite massimo al contante a 10mila euro.