Confermata per il 2024 l’isopensione. Si tratta di una misura a disposizione delle imprese che ha la finalità di accompagnare i dipendenti alla pensione. Questo strumento previdenziale che si somma all’assegno straordinario erogato dai fondi di solidarietà. Ma di cosa si tratta? Ecco cosa è l’isopensione e come funziona.
La misura e l’accordo
L’isopensione è attiva dal 2013 e può essere utilizzata da imprese con più di 15 dipendenti. La misura prevede l’esodo dei lavoratori anziani, è stata introdotta dalla riforma Fornero e si fonda su un accordo tra Inps, sindacati dei lavoratori e azienda. La forma previdenziale consente di anticipare fino a quattro anni l’età pensionabile rispetto alla legge Fornero. Per accedere alla misura è necessario un accordo sottoscritto dall’azienda con le organizzazini sindacali maggiormente rappresentative a livello aziendale. Dopo aver firmato il documento in questione I dipendenti possono usufruire dello scivolo pensionistico.
I versamenti da parte dell’azienda
L’azienda deve versare attraverso oneri interamente a suo carico un assegno ai lavoratori che abbia un importo equivalente alla pensione. Questa cifra dev’essere pagata per tutto il periodo di esodo fino al momento del perfezionamento dei requisiti per il pensionamento. Il datore di lavoro dovrà poi provvedere con la relativa copertura contributiva, ovvero la contribuzione correlata. Questa è utile nel garantire ai lavoratori i fondi pensionistici fino al raggiungimento del diritto all’assegno di quiescenza definitivo.
Chi può accedervi
In merito ai requisiti il lavoratore può accedere alla misura tramite un accordo con l’azienda se gli mancano al massimo 4 anni (7 anni dal 2018 al 2026) per accedere sia alla pensione di vecchiaia che a quella anticipata. L’azienda che vuole usufruire dello scivolo massimo di sette anni nel 2024 può farlo se il lavoratore ha 60 anni e 4 mesi di età e che quindi percepirebbe la pensione di vecchiaia nel 2031 a 67 anni e 4 mesi di età. Inoltre ricordiamo che l’isopensione non può essere utilizzata per l’erogazione della pensione con Quota 103.
Come si calcola l’assegno
Il valore dell’assegno viene calcolato in base all’importo del trattamento pensionistico che dovrebbe essere erogato nel momento di accesso alla prestazione. Viene esclusa la contribuzione figurativa correlata che il datore di lavoro versa per il periodo di esodo. In sostanza la misura avrà un valore di poco inferiore all’importo di pensione che il dipendente otterrà nel momento della cessazione dell’assegno poiché carente della contribuzione correlata.