Il festival di Sanremo si avvicina a grandi passi ma in Italia permangono ancora gli strascichi della precedente edizione. In particolare, a continuare a tenere banco è il caso della pubblicità occulta fatta sul palco del teatro Ariston da Amadeus e Chiara Ferragni a Instagram. Per questo specifico caso, l’Agcom ha sanzionato l’azienda pubblica con un’ammenda da 175mila euro, contro la quale la Rai ha presentato ricorso. La decisione è prevista per il prossimo 31 gennaio presso il Tar del Lazio ma l’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi (Assourt), che si è costituita dinanzi al Tar in rappresentanza dei telespettatori, ora annuncia sul caso una nuova battaglia legale.
L’associazione ha chiesto al Tribunale amministrativo regionale di rigettare la richiesta di rimborso ma anche di valutare due istanze. La prima riguarda il pagamento della multa, che non può essere in capo alla Rai, quindi agli utenti che pagano il canone, per un errore compiuto da Amadeus e da Ferragni. Secondo Assourt, infatti, devono essere i due responsabili a pagare di tasca propria il corrispettivo della sanzione, senza che questa gravi sulle tasche degli italiani. La seconda riguarda solamente il conduttore del Festival, che sarà sul palco nella stessa veste anche tra meno di 20 giorni per la nuova edizione, per il quale è stata chiesta l’inibizione per la violazione della clausola etica del contratto.
“Abbiamo presentato un intervento al Tar chiedendo di rigettare il ricorso della Rai e confermare la sanzione dell’Agcom, trattandosi di un illecito evidente che ha prodotto un duplice danno ai cittadini“, ha dichiarato Assourt in una nota, spiegando che “gli utenti sono stati costretti a subire una pubblicità occulta realizzata da Amadeus e Chiara Ferragni durante il Festival, dall’altro hanno dovuto pagare di tasca propria la sanzione da 175mila euro“. Una richiesta, questa, arrivata anche dal Codacons e alla quale si sono uniti numerosi cittadini, che si sono sentiti “cornuti e mazziati”. Ma c’è di più, perché proprio in relazione alla pubblicità occulta, Assourt sottolinea che “conduttore ha tratto un indebito profitto dalla pubblicità del suo profilo Instagram” durante Sanremo, “violando tutte le regole interne dell’azienda e il Codice Etico“. Per tale ragione, è stata presentata l’istanza con la quale è stato ufficialmente chiesto alla Rai di “inibire ad Amadeus la conduzione del prossimo Festival“, con contestuale inoltro degli atti alla Corte dei Conti, “affinché apra una formale inchiesta per possibili danni erariali“.