Auto, corsa finita in Germania. Oslo più green grazie al barile

Auto, corsa finita in Germania. Oslo più green grazie al barile

Brutte avvisaglie dal mercato europeo dell’auto. In dicembre, dopo 16 mesi consecutivi con il segno più, ecco la flessione del 3,8% in un contesto che ha visto le vendite salire del 13,7% a oltre 12,8 milioni di unità. A impattare negativamente è la pesante crisi che attanaglia la Germania che archivia il 2023 con 4 mesi dove all’appello mancano 72.400 vetture, di cui circa 49.700 elettriche. Il motivo riguarda lo stop agli incentivi, con la conseguenza che la quota di mercato mensile è precipitata dal 33,2% del 2022 al 22,6% (nell’anno al 18,4%). Male, sempre guardando le elettriche, anche il Regno Unito.

Non fa più notizia la situazione delle auto a batteria in Italia, mercato relegato a fanalino di coda.

A spiccare, ma con lampanti contraddizioni nella strategia green, è la Norveglia: l’82,4% delle immatricolazioni nel 2023 riguarda auto elettriche. Peccato che i congrui ecobonus alla base di questo exploit sono finanziati per lo più dall’export petrolifero, ambito in cui il Paese primeggia.

A preoccupare, poi, è il calo della domanda nelle flotte. Anfia stima per il 2024 una frenata della crescita del mercato complessivo al +3% per rischi di recessione, crisi tedesca, problemi di credito e incentivi in riduzione.

Stellantis chiude al secondo posto il 2023 con 2,128 milioni di vendite (+3,7% e quota al 16,6% dal 18,2%), ma giù del 14,9% a dicembre. Il gruppo guidato da Carlos Tavares (nella foto) vede il taglio del target price, da Barclays, a 22,5 euro (-2%). Confermata dagli analisti la raccomandazione «Overwheigt».

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