Sembrava che non circolasse più, se non in minime quantità, ma adesso è tornata prepontemente d’attualità: parliamo del Wax, termine che in inglese significa “cera” per il suo aspetto simile alla cera d’api ma si tratta di una droga molto in voga tra i giovanissimi della Capitale, ma anche tra la gente più avanti d’età visto che un sessantenne è stato trovato con cento grammi dai quali si potevano estrarre oltre tremila dosi.
Cos’è il Wax
Per la prima volta, nel quartiere di Primavalle, fu sequestrata nel 2019 ma poi scomparve (complice, forse, anche la pandemia). Adesso se ne riparla e i timori legati a questa sostanza sono enormi perché è un concentrato di cannabis ma molto più potente. Il Thc è il suo principale componente psicoattivo: come detto, il suo nome deriva dal fatto che si caratterizza per una consistenza simile al miele naturale o alla cera d’api. Il Wax viene preparato con il butano dal quale vengon estratti i cannabinoidi, i terpeni delle cime e gli scarti della marijuana. Gli esperti spiegano si consuma con la vaporizzazione e il dabbing, ovvero l’inalazione del vapore dell’estratto di cannabis. L’alta concentrazione di Wax lo fa essere ben cinque volte più potente della marijuana tradizionale con gravi effetti forti e duraturi.
Cosa può succedere
“Solo tre sequestri nel 2023 pervenuti nel nostro laboratorio che è di turno su Roma per un terzo dell’anno”, ha spiegato a Repubblica Mariachiara David, tossicologa forense. “La cera si fuma nelle pipette del crack, ma può anche essere assunta per bocca“. Ancora, comunque, i dati sui quali si sta lavorando sono ancora relativamente pochi. Sul mercato il suo nome può essere ampio e variegato come dimostrano le varie diciture di Sugar, Budder e Honeycomb giusto per fare alcuni esempi. Gli spacciatori la conservano in piccoli vasi e la sua etichetta viene modificata in base alla percentuale del principio attivo. Soprannominata anche “droga dell’euforia”, è molto pericolosa per gli effetti soprattutto allucinogeni.
Qual è il business
“Non siamo a conoscenza di overdose da cannabinoidi, ma il Wax ha un principio attivo così alto che potrebbe provocare stati di alterazione psicofisica molto importante e la morte può essere tra le conseguenze dell’utilizzo di questi prodotti“, ha sottolineato la tossicologa David. Una singola dose può contenere anche l’80% di Thc, in pratica il doppio della cannabis, con un valore medio sul mercato italiano che si aggira intorno ai 50 euro come quello della cocaina ma “il suo effetto spinge a preferirla a altre droghe”, ha spiegato un investigatore al quotidiano. Le oltre tremila dosi sequestrate all’uomo di 60 anni avrebbero potuto fruttare un guadagno, sulle piazze romane, stimato intorno a 150mila euro.