La soluzione del rebus sardo ancora non è stata scritta. Ma due novità arrivate ieri potrebbero accelerarne la conclusione. La prima riguarda un’indagine della Procura di Cagliari. Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas è indagato per una compravendita di una proprietà nel Cagliaritano e ha subìto un sequestro cautelare di beni e immobili per un valore di circa 350mila euro insieme ad altri sei indagati.
Accuse tutte da dimostrare, siamo solo nella fase delle indagini preliminari, ma che ovviamente non ne rafforzano la candidatura e potrebbero rappresentare la fine della sua corsa, anche perché i margini temporali sono sempre più stretti, con la scadenza della presentazione delle liste fissata per domenica.
«Questa indagine ha due elementi di sicuro rilievo: il primo è il tempismo. Viene fatto a quattro giorni dalla presentazione delle liste mentre si decide il candidato presidente unitario del centrodestra» commenta amaro Solinas parlando al Tg1. «L’altro è che essendo in fase d’indagine, stiamo parlando di atti che dovrebbero essere coperti dal segreto istruttorio, invece sono in possesso di tutti i media». L’altro elemento di novità è più strettamente politico.
Ieri Matteo Salvini, parlando ad Agorà, ha rilasciato una dichiarazione dai toni aperturisti rispetto alla possibilità di convergere sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. A Palazzo Chigi «abbiamo parlato ovviamente anche di regionali. Contiamo di andare uniti e vincere come nel 2023 anche le regionali 2024. Ma troveremo l’accordo. Per me è sempre meglio sostenere l’uscente, detto questo l’unità del centrodestra me la chiedono gli elettori».
Una presa di posizione che somiglia molto a un via libera al sindaco di Cagliari, anche se in serata il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, esprime solidarietà a Solinas. «Si vota il 25 febbraio e con tempismo perfetto, spuntano guai giudiziari per Solinas. Solidarietà al governatore e buon lavoro ai magistrati che dovranno affrontare settimane molto intense». Resta, invece, da chiarire cosa farà il Psd’Az che venerdì riunisce il consiglio nazionale a Oristano per prendere una decisione definitiva. Nulla è escluso per i sardisti, dalla corsa solitaria al sostegno a Renato Soru, anche se i mediatori sono al lavoro per impedire lo strappo.