“Sei sempre stato così?”. Il simpatico siparietto tra De Rossi e Lukaku

"Sei sempre stato così?". Il simpatico siparietto tra De Rossi e Lukaku

Il primo giorno di Daniele De Rossi da allenatore della Roma è stato pieno di battute e sorrisi, di sicuro il modo migliore per mettersi alle spalle il post Mourinho. Il video che il club giallorosso ha pubblicato del backstage del ritorno a Trigoria di De Rossi è una vera e propria chicca. Si parte con Ryan Friedkin che lo accoglie all’ingresso e subito il nuovo allenatore sottolinea le migliorie apportate in questi anni all’impianto. Tutto rigorosamente in inglese.

Poi l’abbraccio spontaneo con i magazzinieri (alcuni erano con lui già 15 anni fa), la scelta della divisa per dirigere il primo allenamento, l’incontro con Lukaku e il siparietto con il centravanti belga:“Oh, ma sempre così grosso sei stato? Sempre così grosso eri? Pure prima?”. Quando Lukaku ride e gli dice di sì, Daniele allora ammette: “Me so rimpicciolito io”. E, ancora: le battute con Bove, l’abbraccio con Zalewski, il saluto a Abraham (“Ciao animale, come stai?”) e quello a Karsdorp e Kristensen.“Non parli ancora italiano?”, chiede al danese che replica: “Non ancora”. De Rossi allora ribatte: “A febbraio dai”. Insomma davvero divertente il primo giorno da allenatore della Roma.

Come sarà la Roma di De Rossi

Come giocherà la nuova Roma di Daniele De Rossi? Sono in tanti a chiederselo. Di sicuro i Friedkin chiedono al nuovo tecnico un modo di far giocare che esalti le migliori individualità, a partire dal tandem offensivo formato da Romelu Lukaku e Paulo Dybala.



Una delle principali scommesse sarà proprio quella di regalare in poco tempo ai suoi nuovi calciatori un’identità di gioco che limiti la dipendenza da Dybala. Se l’idea di calcio di Mourinho prevedeva un’interpretazione molto difensiva per poi affidarsi all’estro dei singoli per tentare di vincere le partite, De Rossi cercherà da subito di lasciare la sua impronta. 3-5-2 o 4-2-3-1 i sistemi di gioco dai quali ripartirà, ma con idee e princìpi diversi rispetto a quelli dello Special One.



Un giocatore fondamentale per qualità tecniche e carisma, continuerà ad essere Bryan Cristante. Al suo fianco si continuerà a puntare sulla freschezza di Edoardo Bove (gioiello del vivaio giallorosso) e ritroverà centralità il capitano Lorenzo Pellegrini, recentemente accantonato da Mourinho. Se davanti non si toccano ovviamente Lukaku e Dybala (infortuni permettendo) sarà ancora utilissimo El Shaarawy, prezioso jolly anche per le opportunità che offre di cambiare sistema di gioco a seconda delle esigenze.



Uno dei primi nodi da sciogliere sarà l’utilizzo della difesa a 3 o a 4. Nel primo caso si insisterà sul terzetto formato da Mancini, Huijsen e Llorente, con El Shaarawy a fare il quinto a sinistra e uno tra Karsdorp, Kristiansen e Celik sull’altra fascia. Nel secondo caso, il ballottaggio sarebbe aperto tra Huijsen o un profilo più esperto come Llorente. In attesa del rientro dalla Coppa d’Africa dell’ivoriano Ndicka. Con Rui Patricio inamovibile tra i pali.

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