Delle scarpe sbagliate possono costare caro, sia in termini di sicurezza sia in termini puramente economici. È la morale della disavventura vissuta da una coppia di escursionisti sulle montagne sopra Belluno. I due, entrambi del Padovano, si erano imbarcati in un’escursione dal Passo Tre Croci al Rifugio Vandelli privi quasi del tutto dell’attrezzatura adeguata e a un certo punto la donna, una trentacinquenne di Albignasego, che camminava con scarpe da passeggio nella neve alta, si è bloccata perché i piedi bagnati le si erano ghiacciati. Il fidanzato, un ventisettenne di Villafranca Padovana, ha provato a scaldarglieli togliendole le scarpe e coprendo le estremità con il sacco a pelo che aveva nello zaino ma non è bastato ed è stato necessario allertare i soccorsi. Così verso le 19 di lunedì la centrale del Suem ha ricevuto la chiamata dei due dal sentiero 215.
L’intervento non è stato agevole, perché i due si trovavano a 1.775 metri di altitudine: una squadra del Soccorso alpino di Cortina e della guardia di finanza si è avvicinata il più possibile con il quad per poi continuare a piedi. Nel frattempo un’eliambulanza era decollato da Trento per volare dapprima a Cortina a imbarcare un tecnico di elisoccorso della stazione e poi raggiungere il punto dove si trovavano i due escursionisti. Una volta giunta, i due sono stati issati con il verricello e sono stati condotti in piazzola al Codivilla. Ora però la coppia rischia di dover pagare il conto dell’eliambulanza. «Servono attrezzature e calzature adatte per le escursioni, non ci stancheremo mai di raccomandarlo a sufficienza», spiega il Soccorso Alpino. All’inizio del sentiero per il Vandelli è stato posto un cartello che avvisa della presenza di ghiaccio e sottolinea la necessità di avere dotazioni alpinistiche adeguate.