Bologna è una “città a 30 km/h” e i primi giorni hanno mostrato tutti i limiti di questa scelta che sta gravando sui cittadini. L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione è quello di aumentare la sicurezza delle strade ma in tanti malignano che sia un nuovo escamotage per fare più multe. Tenere una macchina in movimento a una velocità così bassa è oggettivamente complicato ed è molto facile superare il limite che, con la tolleranza, arriva al massimo a 35 km/h, oltre i quali si incorre in una sanzione. Ma a far alzare la voce ai cittadini non c’è solo l’ elevatissimo rischio di multe ma anche tutti i disagi che, evidentemente, il Comune non ha valutato quando ha deciso di far camminare le auto a passo d’uomo in città, aumentando il traffico e l’inquinamento.
A far risvegliare gli amministratori dal torpore ci ha pensato il titolare di una farmacia della città metropolitana, a Ozzano dell’Emilia, che con un messaggio ha messo all’erta i suoi clienti. “Si avvisa la gentile clientela che a causa delle nuove regole stradali vigenti coi limiti a 30 km/h a Bologna i corrieri che ci riforniscono quotidianamente non possono garantire la consegna farmaci, alcuni urgenti e salvavita nelle tempistiche garantite“, si legge nel messaggio condiviso sui social. Nel comunicato, nel quale si sottolinea che insieme ai grossisti sono al lavoro per cercare di risolvere la situazione il prima possibile viene messo in evidenza che chi “legifera giustamente dovrebbe tutelare la sicurezza del cittadino sulle strade, ma anche considerare i disservizi ed il disagio arrecato dalle proprie scelte“.
Un passaggio, quest’ultimo, che non sembra essere stato considerato dal Comune o che, forse, è stato valutato come inventivo per i cittadini per lasciare a casa le automobili, sebbene il trasporto pubblico locale non sia adeguato a far fronte alla richiesta di tutti i bolognesi, se questi dovessero lasciare a casa l’auto. Nei commenti al post, il titolare della farmacia, Marco Ghigi, ha spiegato il motivo della sua comunicazione dai contorni polemici: “Il grossista che abitualmente fornisce i medicinali alla sera alle 19 ci ha scritto una mail dicendo che al momento il servizio è sospeso, perché causa il limite di velocità, ed arrivando da Calderara, non hanno più la possibilità di consegnare i farmaci sia alle farmacie di Bologna che alle farmacie di provincia, come la nostra“.
Il traffico e la percorrenza rallentata costringono i fornitori, non solo quelli delle farmacie, a fare delle ovvie rinunce. Questo è il senso della lamentela del farmacista. “Chi ordina un farmaco nel primo pomeriggio dovrà passare a ritirarlo la mattina seguente, anziché alla sera stessa“, ha spiegato ancora Ghigi, costretto a suggerire ai suoi pazienti un cambiamento nelle abitudini, anche in quei pazienti che devono usufruire di farmaci urgenti. Ma a lamentare problemi ben più grossi del semplice ritardo a un appuntamento sono anche altri soggetti quotidianamente impegnati in ambito sanitario. “Per chi non si rende conto della portata del problema e si scaglia contro questa farmacia, sappiate che questi ritardi li abbiamo tutti noi che trasportiamo pazienti negli ospedali. Terapie delicate e necessarie come la dialisi, ad esempio, sta subendo ripercussioni molto pericolose per la salute e la vita stessa di chi, purtroppo, deve usufruirne“, lamenta un’operatrice, che accende il faro su un altro grave problema.