Tutti in pullman, come ai tempi delle gite scolastiche. Stavolta però il viaggio d’istruzione è tutto politico e assomiglia più che altro a un pellegrinaggio. I deputati dem sono partiti alla volta di Gubbio, pronti a chiudersi in un (ex) convento per due giorni. Nella città in cui San Francesco ammansì il lupo, i parlamentari del Pd cerceranno l’ispirazione in vista delle prossime elezioni europee rinchiusi nel lussuoso Park Hotel ai Cappuccini. Accesso vietatissimo a giornalisti e curiosi: da quelle stanze non deve trapelare nulla che non sia opportunamente concordato con il partito.
Come in ogni “Conclave” che si rispetti, i dem lavoreranno a porte chiuse in attesa della fumata bianca, pardon rossa. La due-giorni umbra servirà infatti per definire le linee guida della corsa elettorale verso il nuovo Europarlamento, probabilmente con qualche decisone sulle candidature rimaste in sospeso. L’intera struttura alberghiera occupata dai parlamentari Pd sarà off limits per quarantott’ore. All’arrivo del pullmino democratico (ma qualche deputato ha già raggiunto la località in autonomia, con auto private), i cancelli dell’hotel si chiuderanno e già nel primo pomeriggio odierno inizieranno i lavori.
Al meeting, secondo quantro trapela, i parlamentari piddini saranno tutti (o quasi) presenti. Dal partito comunicano che ne mancheranno solo quattro o cinqueche avevano appuntamenti già fissati e non prorogabili. Tra questi Enrico Letta, negli Stati Uniti per una missione sul rapporto strategico Ue sul mercato unico. Elly Schlein arriverà solo domani per una toccata e fuga: interverrà al seminario attorno alle 11.30, per poi spostarsi nella Marche, a Cantiano, paese colpito dall’alluvione del 2022, dove vedrà il sindaco e dopo la visita di ieri della premier Giorgia Meloni con Von der Leyen in Romagna nella zone alluvionate.
I lavori del Conclave dem prevedono tre sessioni, durante le quali i deputati si confronteranno sulla politica internazionale e sul ruolo dell’Europa, per la quale Schlein aveva già lanciato l’allarme sulla presunta “onda nera” in agguato. E già qui la domanda sorge spontanea: la due-giorni a porte chiuse sarà davvero un’occasione propositiva o si tradurrà nell’anticipo di un’ennesima campagna elettorale anti-Meloni? Al riguardo balza subito all’occhio il titolo della seconda sessione di confronto prevista: “La destra al potere, tra propaganda e sogni di egemonià“. Per l’occasione, la cronista del quotidiano Domani, Daniela Preziosi, intervisterà Silvio Pons, Ernesto Preziosi e Livia Turco.
Per sapere cosa diranno, forse non c’è nemmeno bisogno di violare la segretezza del convegno dem. Ormai la narrazione Pd sul tema è un disco rotto.