Maria Antonietta Panico, la 42enne trovata morta mercoledì mattina nella sua abitazione a Trento, era stata ricoverata più volte per alcuni trauma cranici. È quanto emerge dal passato della donna che era nota in città soprattutto per il suo impegno politico. Dopo la separazione dal marito, con il quale aveva una figlia di 16 anni, frequentava un nuovo compagno. Quest’ultimo, che fino ieri risultava irreperibile, aveva ricevuto un divieto di avvicinamento. Oggi sarà eseguita l’autopsia sulla salma che servirà a stabilire le cause del decesso. Gli investigatori non escludono nessuna ipotesi, dall’omicidio al malore.
Maria Antonietta aveva lasciato il lavoro
Nata a San Pietro Vernotico (Brindisi), Maria Antonietta si era trasferita a Trento giovanissima. Qui aveva trovato dapprima un lavoro da cameriera e poi come cassiera del supermercato. Successivamente aveva lavorato in un patronato Caf, ma attualmente era disoccupata. Nel 2018 si era candidata nella lista del governatore Fugatti e nel 2020 aveva corso alle elezioni comunali con una lista civica a sostegno di Andrea Marler. Nell’estate del 2023 si era schierata con Fratelli d’Italia a supporto del candidato Bezzi, poi eletto consigliere comunale.
I post contro la violenza sulle donne
Maria Antonietta era molto attiva anche sui social. Di recente sul suo profilo Facebook aveva condiviso una petizione per una direttiva europa contro i femminicidi: “Più siamo e più ci daranno ascolto. – scriveva – Crescono i casi di femminicidio, violenza e molestie in Europa. Aiutaci a creare un futuro più sicuro e giusto per tutte le donne!“. Parlava anche di violenza sessuale: “Il sesso senza consenso è stupro“. E ancora: “La violenza sulle donne non è solo fisica o sessuale. Si presenta in varie forme: psicologica, economica, nelle restrizioni sociali, nel body shaming“.
L’autopsia
A trovare il corpo senza vita della 42enne è stato l’ex marito. La vittima era riversa sul letto macchiato di sangue, ma le cause del decesso sono ancora sconosciute. “Dobbiamo aspettare gli approfondimenti scientifici prima di fare qualsiasi valutazione di tipo giuridico e investigativo“, ha detto il procuratore capo di Trento Sandro Raimondi. In attesa dell’autopsia, che sarà eseguita quest’oggi dal medico legale Dario Raniera, gli inquirenti stanno continuando a sentire persone vicine alla vittima. Al momento non si esclude nessuna pista investigativa.