La glicemia alta indica un eccesso di glucosio nel sangue. In linea generale, si tratta di una condizione che interessa la fascia di popolazione, sia maschile che femminile, compresa tra i 50 e i 60 anni.
Se trascurata o diagnosticata tardivamente, l’iperglicemia può avere effetti negativi sulla salute favorendo l’insorgenza di diabete, malattie cardiovascolari, renali e neurologiche. Tuttavia, una dieta equilibrata riduce il rischio di cronicizzazione patologica. Inoltre, studi recenti hanno accertato che anche l’esercizio fisico può aiutare a contrastarla efficacemente.
Cause della glicemia alta
Come abbiamo detto poc’anzi, la glicemia alta segnala la presenza di zuccheri in eccesso nel sangue. In un individuo normale, cioè con una routine alimentare e sportiva, i valori medi oscillano tra i 90 e 130 mg/dl dopo i pasti. A digiuno, invece, variano tra i 70 e i 110 mg/dl nell’arco di 24 ore.
Quanto alle cause dell’iperglicemia possono essere di varia entità. Ad eccezione del diabete mellito – una patologia cronica caratterizzata dalla scarsa produzione di insulina – ve ne sono innumerevoli altre:
- iperglicemia alimentare, determinata dal consumo eccessivo di carboidrati e di bevande zuccherine;
- iperglicemia da stress, si tratta di una condizione perlopiù transitoria e legata ad alterazioni emotive;
- iperglicemia per l’uso di farmaci, in conseguenza all’assunzione di farmaci steroidi, beta-bloccanti e antipsicotici;
- iperglicemia secondaria, derivante o in associazione con pancreatiti e patologie tiroidee.
Quali sono i sintomi
L’iperglicemia, allo stadio di esordio, è paucisintomatica o asintomatica. Ad ogni modo, vi sono alcuni campanelli d’allarme che possono segnalare una variazione glicemica in eccesso rispetto ai parametri ordinari. Ecco quali sono:
- poliuria (incremento della diuresi);
- polidipsia (aumento della sete);
- stanchezza;
- mal di testa;
- addominalgie (dolori di varia entità all’addome);
- alterazioni dell’umore;
- arrossamento al volto;
- comparsa di lesioni cutanee o macchie di colorazione scura;
- pelle secca.
Inoltre possono insorgere anche problematiche di natura sessuale quali, ad esempio, la disfunzione erettile per l’uomo e la secchezza vaginale per la donna.
Limportanza dell’alimentazione
Studi recenti hanno appurato che l’iperglicemia deriva dal consumo eccessivo di carboidrati e, più in generale, da una dieta squilibrata. Per questo motivo è fondamentale, prima ancora di intraprendere una terapia farmacologica, adottare uno stile alimentare sano.
Al netto di precise disposizioni mediche, è buona norma attenersi ad alcune regole che se non saranno risolutive, per certo scongiurano l’aggravamento delle condizioni generali di salute. Pertanto, gli esperti suggeriscono di:
- ridurre l’assunzione di carboidrati e bevande zuccherine (bibite dolci e bevande gassate);
- preferire alimenti ad elevato contenuto di fibre;
- bere molta acqua;
- evitare snack e cibi raffinati;
- limitare gli alcolici.
La dieta per contrastare la glicemia alta prevede il consumo regolare di verdura a foglia verde (insalata, spinaci eccetera), legumi e cereali integrali. Anche la frutta di stagione può essere un’ottima alleata purché assunta lontano dai pasti. Ci sono anche cibi da evitare per chi ha il diabete. In ogni caso, suggeriamo di consultare un nutrizionista o il primo medico di fiducia.
Esercizi da praticare
Un’altra causa dell’iperglicemia è la sedentarietà. A fronte di tale evidenza, è necessario combinare all’alimentazione anche una moderata attività sportiva in modo da favorire lo smaltimento di zuccheri in eccesso.
È stato dimostrato, infatti, che l’esercizio fisico ha un’azione ipoglicemizzante poiché favorisce l’assorbimento del glucosio nei muscoli riducendone la presenza nel sangue. Per ottenere dei risultati soddisfacenti non occorre impegnarsi in sedute sfiancanti di allenamento in palestra o sottoporre il fisico a sforzi sovraumani. Una passeggiata a passo sostenuto, 20 minuti di tapis roulant o cyclette sono sufficienti a garantire un miglioramento generale delle condizioni di salute.
In linea di massima, gli esperti consigliano di alternare l’attività aerobica a quella cardio, preferibilmente nelle prime ore della giornata.
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