Aggressivo e violento, in appena un paio d’ore e armato solo della sua sfrontatezza, martedì ha messo a segno due rapine e ha tentato di abusare sessualmente di una sedicenne. Un record di livello, seppur infimo, quello raggiunto da un 15enne di origine egiziana scappato da una comunità protetta di Lecco dove si trovava in custodia cautelare per due rapine di cui era stato l’autore circa due mesi fa a Milano dove era stato infine arrestato dalla Polfer. L’altro ieri, a catturarlo nuovamente – e in tempo record – dopo la sua fuga sono stati i carabinieri della compagnia di Cantù che, nonostante il giovane salisse da un treno e ne prendesse un altro, sono riusciti a seguire le sue malefatte come delle tracce ben definite, grazie al coordinamento delle pattuglie sul territorio.
Subito dopo l’evasione a Lecco il ragazzo è salito a bordo di un treno ed è sceso alla stazione ferroviaria di Lomazzo, nel Comasco, dove si è fatto notare immediatamente per il suo atteggiamento da bullo e ha aggredito un italiano di 17 anni, rapinandolo del giubbotto, del telefono e dei soldi.
A quel punto – quando la sua scomparsa nel frattempo era ormai già stata segnalata dalla comunità lecchese – il giovane è salito su un altro convoglio, per scendere in un’altra stazione comasca, Fino Mornasco. Lì ha avvicinato una sedicenne italiana che attendeva il suo treno sulla banchina, prima le ha rivolto apprezzamenti volgari, quindi le si è avvicinato e le ha messo le mani addosso nel tentativo di baciarla. Un testimone della scena ha afferrato il telefono e ha lanciato l’allarme (la scena è stata confermata poi anche dalle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della stazione) ai carabinieri della stazione locale che sono accorsi sul posto. Il ragazzo nel frattempo si era allontanato di qualche decina di metri, aveva raggiunto il sottopasso dello scalo ferroviario e, una volta lì, sempre minaccioso, aveva spintonato un altro italiano di 16 anni per poi portargli via il portafogli che conteneva però solo i documenti.
A quel punto sulle sue tracce c’erano i carabinieri, alcuni anche in borghese, che l’hanno fermato proprio lì, in stazione a Fino, in flagranza di reato. Accusato di due rapine e di tentata violenza sessuale, oltre che di evasione, il ragazzo è stato portato in caserma per essere identificato e fotosegnalato, quindi è stato condotto in carcere a Milano dove si trova tuttora, all’istituto penale per minorenni «Cesare Beccaria».