La piazza dove affaccia il municipio di Forlì è battuta da una pioggerellina leggera e rarefatta quando – alle 13.30 – fa capolino il corteo che accompagna Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen. Con loro ci sono anche Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna, Francesco Paolo Figliuolo, commissario alla ricostruzione, e Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione. Fatta eccezione per il generale che si occupò anche dell’emergenza Covid, sono nella stessa formazione dello scorso 25 maggio, quando furono immortalati sull’elicottero mentre sorvolavano le zone appena colpite dall’alluvione.
Otto mesi dopo, l’occasione di questa nuova visita è l’assegnazione di 1,2 miliardi di euro di fondi aggiuntivi (destinati anche a Toscana e Marche) che arrivano dalla revisione del Pnrr. Risorse che, spiega la premier, «oltre a garantire la messa in sicurezza delle zone esposte a rischio idrogeologico, consentiranno anche di portare avanti azioni di risanamento ambientale e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, garantendo un livello più elevato di controllo del rischio di alluvione».
«Con queste risorse – aggiunge facciamo ricostruzione, ma anche una cosa altrettanto decisiva, più importante se vogliamo, che è la prevenzione rispetto a eventuali ulteriori eventi di questa natura».
«È molto commovente – dice Von der Leyen – tornare in Emilia-Romagna dopo le terribili alluvioni di maggio. L’Ue è stata al vostro fianco dal primo giorno e il mio messaggio è che continueremo a stare con voi». Poi la presidente della Commissione europea replica l’incoraggiamento in dialetto dello scorso maggio: «Tin bota (in romagnolo “tieni duro”, ndr), l’Europa rimane con voi». La presenza dell’Ue, chiosa lasciando il municipio di Forlì il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, «è un segnale importante per i territori e le popolazioni dell’Emilia-Romagna».
Fuori dal palazzo del Comune, però, ci sono un centinaio di manifestanti sotto gli ombrelli, che contestano il mancato arrivo dei risarcimenti. Una protesta pacata, che però agita alcuni esponenti di Fdi “locali”. Bonaccini fa sponda: «Ribadiamo il nostro appello affinché venga risarcito il 100% dei danni a famiglie e imprese, inserendo i beni mobili fra quelli rimborsabili: arredi, elettrodomestici, cucine e via dicendo. Perché ad oggi non è così». Poi, però, ringrazia Von der Leyen, «che è tornata in Romagna insieme alla presidente Meloni e al ministro Fitto» per «confermare la vicinanza dell’Ue a territori e comunità colpiti» dall’alluvione. E, soprattutto, ringrazia la Commissione Ue che «ha stanziato 1,2 miliardi di euro di fondi Pnrr per la ricostruzione». «Una notizia positiva», chiosa il governatore dell’Emilia-Romagna.
Le nuove risorse saranno destinate a investimenti per il ripristino dell’edilizia residenziale pubblica, delle strade, delle strutture sanitarie e per la difesa idraulica («92 progetti strategici per la Regione», spiega Fitto). Con scadenze precise: a settembre 2024 andranno selezionati gli interventi e gli appalti che devono essere aggiudicati entro il 30 giugno 2025, per giugno 2026 si dovrà invece completare il 90% dei lavori.