In alta quota con le scarpe sbagliate: coppia salvata dal rischio assideramento

Immagine d'archivio

Ha rischiato di finire in tragedia la disavventura di una coppia di fidanzati rimasta bloccata a 1700 metri di quota sulla neve della montagna Bellunese. La donna aveva i piedi ghiacciati e non riusciva più a camminare. Il fidanzato ha provato a scaldarglieli con un sacco a pelo, ma è stato inutile. È stato necessario l’intervento di un’eliambulanza per salvare gli escursionisti dal rischio di assideramento.

L’escursione con gli scarponcini inadeguati

Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, l’episodio risale alla serata di lunedì 16 gennaio. Attorno alle ore di 19 è arrivata una segnalazione alla centrale del Suem riguardo a una coppia di escursionisti rimasta bloccata al freddo lungo il sentiero 215 che sale al Rifugio Vandelli. I due – lei 36 anni di Albignasego (Padova) e lui un 27enne di Villafranca Padovana – erano parti dal Passo delle Tre Croci attorno alle 14.30 con l’intenzione di raggiungere il rifugio. Ad un certo punto la donna non riusciva più a camminare perché aveva i piedi completamente bagnati e ghiacciati, probabilmente perché calzava un paio di scarponcini inadeguati per la neve. Da lì la richiesta di aiuto.

L’intervento dell’elisoccorso

Per soccorrere la coppia a 1700 metri di quota è stato necessario l’intervento dell’eliambulanza. Una squadra di Soccorso alpino di Cortina e un’altra della guardia di Finanza ha tentato di raggiungere i fidanzati dapprima con un quad e poi a piedi, in attesa dell’elicottero da Trento. Il mezzo è volato a Cortina per imbarcare un tecnico dell’elisoccorso della stazione locale e trasportare l’equipaggio nel punto in cui si trovavano i due escursionisti. Questi ultimi sono stati issati a bordo con un verricello e poi accompagnati a valle.

Il rischio di assideramento

Allaa coppia ora potrebbe essere richiesto il costo per l’intervento dell’eliambulanza. Se la donna fosse stata imbarellata e trasportata al passo ci sarebbero volute almeno tre ore, con il rischio altissimo assideramento. “In questi giorni le temperature scendono oltre i meno 15 gradi – spiegano dal Soccorso Alpino – e il rischio di assideramento è elevato, senza considerare che in molti luoghi non prende il telefono. Non sempre può intervenire l’elisoccorso e l’avvicinamento delle squadre a piedi richiede lunghe ore sia per arrivare che per un eventuale trasporto a ritroso. Servono, inoltre, attrezzature e calzature adatte per le escursioni, non ci stancheremo mai di raccomandarlo a sufficienza“.

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